INDIA – Nuova Delhi 02/07/2014. Il governo indiano ha convocato il rappresentante diplomatico statunitense, Kathleen Stephens, a New Delhi in merito alle rivelazioni sullo spionaggio del Nsa verso il Bharatiya Janata Party (Bjp).
L’India ha chiesto assicurazioni dagli Stati Uniti che lo spionaggio non si sarebbe ripetuto definendolo «totalmente inaccettabile». Il governo indiano ha anche detto di aver già sollevato la questione con l’amministrazione statunitense due volte in precedenza a luglio e novembre del 2013, quando scoppio lo scandalo Snowden e che il governo è ancora «in attesa di una risposta ufficiale dagli Usa». In un nuovo documento fornito da Edward Snowden è pubblicato dal Washington Post il 30 giugno, è stato rivelato che il Bjp, insieme con il Partito Popolare del Pakistan, Hezbollah, il libanese Amal, e la Fratellanza Musulmana in Egitto, era stato definito “bersaglio autorizzato” per la Nsa nel 2010. In quell’anno il Bjp er all’opposizione e recentemente è divenuto partito di governo. Il senatore statunitense John McCain, arrivato in India il 2 luglio, ha annullato una conferenza stampa in programma al di fuori del ministero degli Esteri indiano dopo la convocazione del governo indiano.