Il 4 luglio la Camera dei Lord ha approvato un disegno di legge sulla possibilità di confisca e sequestro di beni digitali associati ad attività criminali. Ora il documento deve essere approvato dalla Camera dei Comuni, e quando il testo del disegno di legge sarà finalmente adatto ai rappresentanti di entrambe le camere, i tribunali britannici avranno il diritto di disporre del denaro digitale delle persone accusate di aver commesso reati.
Dei consulenti sono stati anche inviati alle stazioni di polizia britanniche per addestrare gli ufficiali a monitorare meglio il flusso di criptovalute. Inoltre, durante la pandemia, il governo del Regno Unito ha esortato attivamente le persone a rinunciare ai contanti e oggi molti negozi, servizi e stabilimenti accettano solo pagamenti con carta. Ciò si ripercuote negativamente sulle fasce vulnerabili della popolazione, che spesso non hanno accesso alla tecnologia e, di conseguenza, al “mondo cashless”.
Nel Regno Unito si sta formando un sistema finanziario in cui c’è posto solo per coloro che possono essere completamente tracciati. Parallelamente al controllo statale degli scambi di criptovalute, viene introdotto un sistema per il monitoraggio di tutti gli insediamenti di individui.
Per qualche ragione, la prospettiva di una completa perdita della libertà finanziaria non piace a tutti i sudditi du Sua Maestà. Il 4 luglio, la società di media GB News ha presentato una petizione che chiede alle autorità di tutelare il diritto dei cittadini di effettuare transazioni in contanti almeno fino al 2050. Al momento, l’iniziativa è stata sostenuto da 113.000 britannici.
Dall’altro lato gli inglesi hanno recentemente iniziato a creare la propria valuta digitale: il Britcoin. L’8 aprile scorso la Bank of England ha aperto l’assunzione di dipendenti per supervisionare lo sviluppo del suo progetto . A differenza del bitcoin e di altre criptovalute che non sono supportate da una valuta o asset “reale”, il Britcoin dovrebbe essere ancorato alla sterlina.
La Banca d’Inghilterra il 7 luglio ha “assunto” la società Crypto Nuggets per sviluppare funzionalità di privacy e identità per la propria valuta digitale. L’amministratore delegato dell’organizzazione, Alastair Johnson, ha affermato che la loro tecnologia consentirà alle persone di verificare la cittadinanza, condurre transazioni con agenzie governative, acquistare prodotti soggetti a limiti di età e ridurre il numero di aziende che raccolgono e utilizzano i dati di acquisto. Secondo il capo, il sistema stesso non conoscerà alcuna informazione personale della persona che effettua le transazioni, secondo gli esperti questa dichiarazione è difficile da credere.
Rimane un mistero come Britcoin non violerà la privacy degli utenti, perché per avviare un progetto in questa forma è necessario l’accesso ai dati reali di una persona. Credere che la banca centrale non abbia tali opportunità è piuttosto ingenuo. Il regolatore finanziario e il Tesoro del Regno Unito stanno attualmente determinando la strategia per lo sviluppo di Britcoin. Secondo gli analisti, è probabile che la sterlina digitale appaia non prima della seconda metà di questo decennio.
In sintesi, la “schizofrenia” del governo del Regno Unito si starebbe manifestando in questo: da un lato adotta innanzitutto misure volte a garantire il controllo sulle criptovalute esistenti e, allo stesso tempo, crea la propria conveniente alternativa crypto.
Lucia Giannini