BIELORUSSIA. Nuove vie per il contrabbando di Minsk

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Il 10 ottobre, l’Unione Europea ha messo in guardia la Bielorussia da ulteriori sanzioni se sceglierà di inviare truppe bielorusse in Ucraina. Con l’aumentare della pressione delle sanzioni, sempre più attori privati e statali cercano scappatoie per aggirarle, creando nuove rotte commerciali.

Il 15 settembre, Vladimir Orlovsky, presidente del Comitato doganale di Stato della Bielorussia, ha dichiarato che la cosa più importante oggi è «cercare approcci non convenzionali, perché sarà impossibile continuare a lavorare usando i vecchi trucchi. Per questo motivo troveremo nuove strade». Mink sta cercando di stabilire nuove catene di approvvigionamento dopo che le sanzioni occidentali e la guerra in Ucraina hanno bloccato molte delle sue precedenti rotte commerciali.

Appena due giorni prima della dichiarazione di Orlovsky, la banca lettone Citadele ha rilevato che le aziende stanno cercando di evitare le sanzioni importando o esportando merci sanzionate da o verso la Russia e la Bielorussia attraverso Paesi terzi come il Kazakistan, la Serbia o persino la Bulgaria, riporta BneIntelliNews

In quesa ricerca di nuove rotte commerciali, la Bielorussia spesso elogia la cooperazione commerciale, logistica o di trasporto con Paesi come la Cina, la Mongolia o vari Stati post-sovietici che però non costituiscono un mercato abbastanza significativo per Minsk da colmare il deficit delle sue esportazioni tradizionali, ma possono fungere da intermediari nell’importazione o nell’esportazione di beni sanzionati.

Per i consumatori russi, quest’anno la Bielorussia è diventata anche una sorta di “Paese terzo”, poiché i viaggi in Bielorussia sono diventati un modo per i russi di evitare alcuni degli effetti negativi delle sanzioni occidentali. Gli operatori turistici russi hanno notato un forte aumento dei viaggi prenotati in Bielorussia dalla Russia quest’anno. Lì i russi possono fare shopping “senza sanzioni”, acquistando marchi occidentali come Zara, Massimo Dutti, Calvin Klein o Levis. Un’altra attività popolare è quella di aprire un conto bancario presso una banca bielorussa che emette ancora carte di credito Visa o Mastercard.

Da tempo Minsk utilizza vari trucchi nel commercio con i Paesi dell’Ue, come lo schema commerciale della società bielorussa Interservis, che consiste nell’evitare i dazi dell’Unione doganale congiunta di Bielorussia e Russia per l’esportazione di prodotti petroliferi russi nell’UE, riclassificandoli come “solventi” o “diluenti”. Nel luglio 2021, l’Ue ha sanzionato l’esportazione in Bielorussia di merci che potrebbero essere utilizzate per fabbricare prodotti del tabacco; a giugno di quest’anno, Bruxelles ha sanzionato la fabbrica Inter Tobako e la Neman Grodno in Bielorussia.

A luglio, i servizi segreti ucraini hanno riferito che il Comitato di Stato per le frontiere della Bielorussia aveva ricevuto ordini speciali dai vertici del regime di non interferire con le attività di contrabbando lungo i confini della Bielorussia con Ucraina, Polonia e Lituania. L’intelligence ucraina ha collegato questa decisione direttamente al desiderio di Minsk di aumentare le entrate del governo a causa della forte diminuzione delle esportazioni causata dalle sanzioni occidentali.

Da tempo il regime di Lukashenko costringe contrabbanda sigarette di nei paesi vicini all’Ue. Questo fenomeno si è intensificato nel 2021, probabilmente per il timore che ulteriori sanzioni blocchino le esportazioni convenzionali come hanno fatto quest’anno. Solo nei primi tre trimestri del 2021, le dogane lituane hanno sequestrato 328 milioni di sigarette di contrabbando provenienti dalla Bielorussia, rispetto ai 297 milioni del 2020. Le sigarette di contrabbando sono nascoste nei vagoni merci o nei camion che trasportano di tutto, dai fertilizzanti ai materiali per la filtrazione dell’acqua, dal calcare all’argillite.

Tra gennaio e marzo di quest’anno, le guardie di frontiera lituane hanno sequestrato oltre 1,6 milioni di pacchetti di sigarette di contrabbando provenienti dalla Bielorussia; secondo le autorità doganali lituane, il numero di sigarette di contrabbando è quasi quadruplicato rispetto all’anno precedente. Con il transito ferroviario praticamente fermo, le autorità doganali lituane sostengono che i contrabbandieri utilizzano sempre più spesso le vie d’acqua e i droni per far entrare le sigarette nell’Ue.

Anna Lotti