BIELORUSSIA. Minsk pronta a chiudere i confini con Mosca

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Il Presidente bielorusso, Alyaksandr Lukashenko, afferma che il suo paese potrebbe ripristinare i controlli alle frontiere con la Russia se i recenti controlli condotti da Mosca proseguissero per lungo tempo. «Se vogliono chiudere il confine, prego andate avanti», ha detto Lukashenko, ripreso dall’agenzia BelTa, quando il 1 giugno ha visitato i posti di confine lungo la separazione con la Russia.

«Se chiudono il confine, dobbiamo anche noi imporre controlli alle frontiere», ha detto Lukashenko, aggiungendo che aspetterà di vedere come si svilupperanno le politiche di Mosca prima di prendere qualsiasi decisione sui cambiamenti, prosegue BelTa. La Russia ha ripreso i controlli a campione delle automobili e dei passaporti alla frontiera con la Bielorussia, adducendo problemi di sicurezza dopo che Minsk, nel febbraio 2017, ha avviato un regime di cinque giorni di esenzione dal visto per 80 paesi, compresi quelli dell’Unione europea.

I funzionari bielorussi hanno affermato che l’ex Stato sovietico sta valutando la possibilità di estendere a 15 giorni il sistema di esenzione dall’obbligo del visto, al fine di migliorare le relazioni con l’Unione europea. Minsk e Mosca sono alleati di lunga data, ma negli ultimi anni le relazioni sono state tese e Lukashenko ha compiuto sforzi per migliorare i legami con l’Occidente rilasciando alcuni prigionieri politici e consentendo alla rappresentanza dei partiti dell’opposizione di entrare in parlamento. Le relazioni sono diventate tese anche dopo che la Russia ha annesso la penisola della Crimea nel 2014, un passo che Lukashenko ha descritto come un «cattivo precedente».

Come si ricorderà il 1 febbraio 2017 media russi e poi quelli bielorussi riportarono che Mosca aveva deciso di istituire una zona di confine tra le sue regioni di Smolensk, Bryansk e Pskov e la Bielorussia. La decisione era stata accolta negativamente a Minsk, dove si era diffuso il timore che la Russia si stesse preparando a ripristinare il confine formale tra i due Stati, che è stato abolito nel 1995. I decreti russi sulle zone di confine, uno per ciascuna delle tre regioni confinanti con la Bielorussia, erano stati firmati dal direttore del Servizio federale di sicurezza, Fsb, Aleksander Bortnikov, il 29 dicembre 2016 e prevedono che le sedi locali del Fsb stabiliscano punti e orari d’ingresso per le persone e i veicoli che desiderano entrare nelle zone di frontiera, nonché una segnaletica stradale speciale.

Anna Lotti