L’invasione russa dell’Ucraina è stata fortemente minimizzata sia da fonti governative russe che ucraine; addirittura Zelensky ha detto che gli Stati Uniti e il Regno Unito stavano alimentando le tensioni nell’area.
La scorsa settimana, la Russia ha continuato a fornire grandi quantità di materiale militare alla Bielorussia e il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video che mostra diversi sistemi missilistici di difesa aerea Pantsir-S1 in arrivo in Bielorussia.
Il Pantsir è un sistema di difesa aerea a corto/medio raggio ed è uno dei più efficienti al mondo. I sistemi Pantsir-S1 dovrebbero essere stazionati su vari campi d’aviazione nella Bielorussia sud-orientale o occidentale/nord-occidentale, vicino ai confini di Ucraina, Polonia e Lituania.
La Difesa bielorussa è riuscita a mantenere toni distaccati nella sua comunicazione esterna. Il capo dello Stato Maggiore delle forze armate bielorusse e primo vice Ministro della Difesa, generale Viktor Gulevich, ha detto agli addetti alla difesa stranieri che le esercitazioni militari russo-bielorusse “Allied Resolve” «non rappresentano una minaccia né per la comunità europea nel suo complesso né per i paesi vicini in particolare». All’inizio della settimana scorsa, il ministero della Difesa bielorusso ha anche detto che le forze russe avrebbero lasciato il territorio bielorusso una volta terminate le esercitazioni.
Lo scorso venerdì, Lukashenko ha fatto alcuni commenti che si sono discostati dal tono tranquillizzante del suo ministero della Difesa. Secondo Lukashenko, «il sistema stabilito dell’ordine mondiale è in realtà una cosa del passato»; oggi, le potenze nucleari stavano invece cercando di mediare nuovi accordi poiché si stanno preparando per una Terza guerra mondiale, riporta BneIntelliNews.
Lukashenko ha detto che poiché l’Occidente, da parte sua, sta cercando di destabilizzare la regione post-sovietica, la Bielorussia è stata costretta a incrementare le sue capacità difensive. Secondo lui, nessuno sarebbe un vincitore in questa ipotetica guerra. Inoltre, ha detto che la Bielorussia e la Russia restituiranno l’Ucraina agli slavi; tuttavia, la Bielorussia si impegnerebbe in una guerra solo per due motivi: se venisse attaccata e se la Russi, alleata di Minsk venisse attaccata.
Nel secondo caso, Lukashenko ha detto che «la Bielorussia aiuterà a difendere la Russia nel quadro degli accordi tra alleati», cioè nel quadro dello Stato dell’Unione. L’obiettivo delle esercitazioni in corso sarebbe proprio questo: una “ispezione” delle difese dello Stato dell’Unione. Ha aggiunto che assicurare la forza delle difese militari in direzione dell’Ucraina è la cosa più importante.
Una parte interessante dell’Allied Resolve serve per «chiudere i canali di fornitura di armi, munizioni e altri mezzi e anche a cercare, bloccare ed eliminare militanti armati fuorilegge e gruppi nemici sovversivi e di ricognizione. L’esercitazione metterà anche in evidenza alcune questioni di risoluzione postbellica».
La caratteristica principale delle esercitazioni Allied Resolve sembra essere un grande potenziamento delle forze di difesa aerea russe in Bielorussia: l’arrivo di due divisioni del sistema di difesa missilistica S-400, i caccia Su-35 e, la settimana scorsa, i Pantsir-S1. Già nel settembre dello scorso anno, Lukashenko ha detto che la Bielorussia avrebbe acquistato il sistema S-400 dalla Russia, ma resta da vedere se i sistemi di difesa missilistica S-400 rimarranno al confine con l’Ucraina fino a dopo le esercitazioni.
Oggi, le due componenti militari dello Stato dell’Unione sono il Regional Group of Forces, Rgf, e l’Unified Regional Air-Defence System, Urads. Mentre il primo deve essere organizzato solo in caso di minaccia di guerra, il secondo esiste e funziona in tempo di pace e potrebbe essere chiamato una compensazione per la capacità di difesa aerea inesistente della Bielorussia.
Il potenziamento militare in Bielorussia oggi potrebbe essere il risultato dei nuovi accordi difensivi stipulati l’anno scorso tra la Bielorussia e la Russia, che potrebbero significare un rafforzamento dell’Urads. Tuttavia, in generale sembra che la Russia abbia creato una situazione in cui può mantenere una presenza militare permanente de-facto in Bielorussia, legittimata dalle dichiarazioni sia bielorusse che russe di un aumento delle minacce militari dall’Occidente.
Antonio Albanese