BIELORUSSIA. Al via ai centri di addestramento congiunto russo-bielorussi

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I centri di addestramento congiunti russo-bielorussi sono un aspetto importante delle capacità di combattimento delle forze armate di Mosca. All’inizio della scorsa settimana, il governo russo ha approvato e sottoposto alla firma di Vladimir Putin un accordo con la Bielorussia sulla creazione e la gestione di centri di addestramento congiunti per il personale militare dei due Paesi. La risoluzione del Consiglio dei Ministri russo è stata pubblicata lunedì 23 gennaio. Da parte sua, il Presidente Aliaksandr Lukashenko ha approvato il progetto di accordo nell’ottobre dello scorso anno, firmando un decreto in tal senso.

Il documento del gabinetto dei ministri russo afferma che i centri sono progettati, tra l’altro, per migliorare il livello di coesione e di addestramento al combattimento del personale militare russo e bielorusso. I loro obiettivi principali saranno l’addestramento congiunto, il servizio di combattimento e l’esecuzione di altri compiti di addestramento al combattimento. Inoltre, si prevede che i militari condivideranno l’esperienza nell’uso di armi, attrezzature militari e speciali e apprenderanno abilità pratiche nell’utilizzo di tali attrezzature. Tra i compiti c’è anche “l’unificazione dell’addestramento al combattimento delle Forze armate” dei due Paesi.

Come già detto, è previsto almeno un centro di formazione in Bielorussia. Si tratta di un centro di formazione per l’addestramento congiunto dell’Aeronautica Militare e delle Forze di Difesa Aerea, destinato, rispettivamente, all’addestramento dei militari per il combattimento sui più moderni sistemi SAM e all’addestramento del personale di volo e tecnico dell’Aeronautica Militare.

Allo stesso tempo, tenendo conto della dichiarazione fatta dal presidente bielorusso quasi un anno fa al poligono di Osipovichiiski, è possibile prevedere che un secondo centro di addestramento apparirà anche in Bielorussia. Parlando alla stampa il 17 febbraio 2022, Alexander Lukashenko ha dichiarato che chiederà alla sua controparte russa di creare un centro di addestramento per padroneggiare i sistemi missilistici tattici operativi Iskander: «È una buona arma. Abbiamo bisogno di padroneggiarlo? Dovremmo. Compreremo queste armi dalla Federazione Russa. Per questo motivo chiederò un quarto centro per i sistemi Iskander, in modo da poter padroneggiare anche questa tecnologia».

La comunità di analisti militari filo russi sulla social sfera sottolinea che tali misure sono più che tempestive a seguito delle dichiarazioni dei paesi occidentali di dare armi moderne all’Ucraina.

Secondo le informazioni disponibili, tenendo conto dell’evoluzione della situazione, il ministero della Difesa bielorusso prevede di istituire un battaglione separato di difesa radioattiva e biologica a ciascun comando operativo, ma con strutture organizzative e armamenti modificati: una delle compagnie sarà armata con TOS-1A. Questo schema è stato adottato anche tenendo conto dell’esperienza delle operazioni in Ucraina. Inoltre, oltre al battaglione separato della difesa radioattiva e biologica, il Comando Operativo Sud formerà anche unità armate con BMPT “Terminator”.

Da qui la necessità di inserire nel centro di addestramento congiunto “terrestre” anche unità con specializzazioni “di attualità” – “sistemi di lanciafiamme pesanti” e “veicoli da combattimento di supporto ai carri armati”.

Anna Lotti

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