BALCANI. Kosovo e Serbia si fronteggiano armi in pugno  

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Interni

SLOVENIA
Il Ministro Simon Zajc ha dichiarato che sta pianificando un incontro con ONG, accademici, economisti ed esperti del settore ambientale, al fine di realizzare una nuova politica ambientale per la Slovenia che sia in linea con gli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea. La lotta al cambiamento climatico, sempre secondo Zajc, richiede la cooperazione di tutti i soggetti interessati al fine di arrivare alla tanto auspicata società a emissioni zero entro il 2050.
Il ministro dell’Interno Boštjan Poklukar ha visitato la regione di Belo Krajina per incontrare i rappresentanti del comune Črnomelj, che hanno sollecitato lo Stato ad adottare misure per garantire meglio la sicurezza delle frontiere a causa dell’ingresso di immigrati irregolari. Questo incontro segue il summit dei ministri degli Interni che si è tenuto a Portorose con i dieci paesi del Forum di Salisburgo.

MONTENEGRO
Il 28 maggio, durante il question time che ha interessato il primo Ministro, Markovic ha proposto di allargare alle opposizioni il proprio governo. In risposta a questa proposta, Boris Bogdanovic ha dichiarato che non farà parte della maggioranza di governo guidata dal Partito Democratico dei Socialisti (DPS).  

BOSNIA ED ERZEGOVINA
Oggi a Sarajevo le proteste davanti l’Alto Consiglio giudiziario guidate dal ministro dell’Interno Dragan Mektic a seguito del cosiddetto affare “Potkivanje”, che ha coinvolto anche il Presidente dell’HJPC Milan Tegelti. Il Ministro Mektic chiede le dimissioni dei funzionari del consiglio giudiziario.

SERBIA
Il Presidente Aleksandar Vučić, insieme al ministro della Difesa Aleksandar Vulinha e il Capo di Stato Maggiore della Serbia Milan Mojsilovic, ha visitato il rinnovato collegio militare a Belgrado per il quale sono stati investiti dal governo circa 180 milioni di dinari. 

ALBANIA
Il leader di opposizione Lulzim Basha, nonostante le sei lettere di Edi Rama per un dialogo, esclude un suo inserimento nell’attuale governo. Infatti, Basha ha chiarito che vuole continuare la sua battaglia al fine di arrivare prima ad un governo di transizione e successivamente ad elezioni anticipate.

MACEDONIA DEL NORD
Il primo Ministro macedone Zoran Zaev, insieme al ministro dei Trasporti e delle comunicazioni Goran Sugareski, è stato presente all’apertura dell’ultimo tratto della strada che collega Pristina,  capitale del Kosovo, e Skopje. Il primo Ministro Haradinaj, nonostante l’opposizione di Zaev e Markovic, ha invitato all’inaugurazione il primo Ministro Edi Rama.

Esteri

CROAZIA
Il primo Ministro croato Plenkovic guiderà per il Partito Popolare Europeo i negoziati post-elettorali sulla distribuzione delle cariche all’interno dell’UE, confrontandosi con il primo Ministro belga Charles Michel per i liberali e Pedro Sanchez per i socialisti. Sebbene Plenkovic fosse accreditato dai media come prossimo presidente della commissione, il primo Ministro croato non occuperà questo ruolo.

BOSNIA ED ERZEGOVINA
Il Commissario per la politica europea di vicinato Johannes Hahn ha presentato il pacchetto di estensione per il 2019 dell’Unione Europea che comprende anche la Bosnia ed Erzegovina. Questo piano arriva dopo i chiarimenti richiesti dalla Commissione Europea alla Bosnia ed Erzegovina in merito al fatto che il paese non ha formato ancora un governo dopo le elezioni generali di ottobre e del blocco del Parlamento. La valutazione dell’UE avviene sulla base delle riforme che ogni Stato candidato dovrebbe attuare.

MONTENEGRO
Il Montenegro, dopo il risultato delle elezioni europee, potrebbe trovare a Bruxelles nuovi oppositori al suo processo d’integrazione. Le critiche principali che l’Unione Europea pone al Montenegro riguardano principalmente gli scarsi risultati ottenuti da Podgorica nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione, ma anche la limitata libertà dei media. Infatti, all’interno del Montenegro si registra un elevato traffico di droga, di sigarette di contrabbando e migranti, oltre che il riciclaggio di denaro, i reati contro il patrimonio e gli omicidi legati a scontri tra bande.

SERBIA
Il Presidente della Serbia Aleksandar Vucic ha espresso preoccupazione in merito alle azioni di Pristina nel Kosovo settentrionale, annunciando ulteriori investimenti nell’esercito serbo e risposte a seguito di altre azioni nei comuni kosovari di etnia serba.

KOSOVO
Il Presidente kosovaro Hashim Thaci ha affermato di considerare l’operazione condotta nel Kosovo settentrionale come una normale azione di ordine pubblico e ha considerato come populiste le dichiarazioni di Vucic in merito ad un intervento nel Kosovo per proteggere i serbi nel nord. In linea con quanto dichiarato da Thaci, le forze di peacekeeping della NATO hanno confermato che quanto condotto da Pristina è solo un’operazione di polizia che nessuna forza armata kosovara è stata dispiegata. In merito a questa nuova crisi è intervenuta anche l’Unione Europea che ha chiesto moderazione alle due parti interessate e di considerare come positive queste operazioni di polizie che contribuiscono al consolidamento di uno Stato di diritto nel Kosovo. Una posizione contrapposta è quella del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, in visita in Slovenia, che definisce l’azione di Pristina come una provocazione e ha esortato Thaci a rilasciare un cittadino russo arrestato durante le operazioni. Sui fatti del Kosovo settentrionale è intervenuto anche Il ministro della Giustizia kosovaro Tahiri, ribandendo che si tratta di operazioni contro la criminalità organizzata e la corruzione che verranno eseguite in tutto il territorio nazionale e non solo nei comuni serbi.

ALBANIA
L’Albania, insieme agli altri paesi dei Balcani occidentali, in attesa del rapporto sull’allargamento dell’UE presentato dalla Commissione Europea a Bruxelles. In merito al processo d’integrazione dell’Albania potrebbero cambiare gli scenari, che hanno visto fino a questo momento un’opposizione da parte della Francia di Macron, contraria all’ingresso di Tirana insieme ai Paesi Bassi e il Belgio. Tuttavia, la sconfitta dell’attuale del Capo dell’Eliseo alle ultime elezioni europee potrebbe cambiare gli scenari e favorire il paese guidato da Edi Rama.

MACEDONIA DEL NORD
La Macedonia del Nord è in attesa del rapporto della Commissione Europea in merito alla richiesta di adesione all’Unione Europea. Il governo di Skopje si aspetta una risposta positiva, visto le numerose riforme portate avanti nei mesi che hanno seguito l’accordo con la Grecia: riforma sulla magistratura, sulla pubblica amministrazione, sui servizi di intelligence e sulla lotta alla corruzione.

Aspetti economico-energetici

CROAZIA
Il primo Ministro Andrej Plenković ha ricevuto i rappresentanti di FACC AG, società austriaca nel settore aerospaziale, che costruirà un impianto di produzione di aeromobili nella contea di Zagabria. L’investimento della società ammonta a 33 milioni di euro e aprirà circa 600 posti di lavoro. 

Redazione