BALCANI. Diciannovemila albanesi hanno chiesto asilo nell’UE

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Interni

CROAZIA
L’ufficio per la soppressione della corruzione e del crimine organizzato (USKOK) di Zagabria ha confermato le accuse contro l’ex capo ufficio del primo ministro Zoran Milanovic, Tomislav Saucha, insieme alla sua segretaria Sandra Zeljko, per lo scandalo sui rimborsi di viaggi istituzionali mai avvenuti. L’USKOK ha confermato i tre capi di imputazione per i reati di abuso di autorità, di ufficio, e falsificazione di documenti ufficiali. Saucha, quando era capo del personale per l’ex primo Ministro, aveva falsificato titoli di viaggio, insieme alla sua segretaria di allora; che ha continuato anche dopo le dimissioni di Saucha, provocando circa 1 milione di kune di danni.

BOSNIA ERZEGOVINA
Il ministro della Sicurezza della Bosnia-Erzegovina Dragan Mektić sostiene che l’intelligence croata abbia organizzato un’operazione segreta per dimostrare l’esistenza di gruppi islamici salafiti radicali in Bosnia Erzegovina; onde giustificare le dichiarazioni del presidente croato Kolinda Grabar-Kitarović sulla presenza di migliaia d’estremisti nella regione. Per Mektić, gli individui direttamente coinvolti nella faccenda sono il console generale a Tuzla, Ivan Bandić e il reporter della repubblica serba di Bosnia Erzegovina Mato Đaković, quest’ultimo molto vicino a Milorad Dodik.

SERBIA
Il rettore dell’Università della Difesa, il generale Goran Radovanovic ed i suoi colleghi hanno ricevuto, nel palazzo dell’Università, una delegazione di esperti di formazione militare dell’Unione europea, guidata dal generale di brigata delle forze armate austriache Wolfgang Pajšlom.
In occasione di speculazioni sul rifiuto delle autorità del Kosovo a cedere l’installazione minerarie di “Trepca” nel nord: Ivica Dačić, ministro per gli Esteri e presidente del Partito Socialista di Serbia ha minacciato conseguenze per azioni non autorizzate. La KFOR ha annunciato di non essere a conoscenza di alcun piano circa la presunta intenzione di Pristina di invadere il nord del Kosovo e occupare l’area di “Trepca” – secondo il portavoce della KFOR Vincenzo Grasso.

KOSOVO
L’ambasciatrice del Regno dei Paesi Bassi in Kosovo, Gerrie Willems, ha invitato i capi delle istituzioni kosovare a lavorare per realizzare l’agenda europea. I commenti sono stati fatti dal diplomatico olandese alla tavola rotonda su “Attuare l’agenda per la riforma europea (ERA) e le aspettative per il SER 2”, organizzata dai think tank nazionali PIPS, GLPS e GAP.

ALBANIA
Diciannovemila albanesi nel 2018 hanno presentato domanda di asilo in uno dei paesi dell’Unione europea. I dati sono stati pubblicati da Eurostat, che mostra come l’Albania sia al nono posto per numero di richiedenti asilo; dopo Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Iran, Nigeria, Turchia e Venezuela. Al primo posto c’è l’Iraq, con circa 81.000 domande.
Il primo ministro Edi Rama ha commentato l’operazione di polizia “Maranaj” a Scutari, in cui 11 persone sono state arrestate e altre 5 sono state messe sotto accusa per vari reati. Attraverso un post su Twitter, Rama ha elogiato le forze di polizia per l’operazione e afferma che: «Scutari oggi è più sicura che mai».

MACEDONIA DEL NORD
In un’intervista al canale televisivo Top Channel di Tirana, Il primo ministro Zoran Zaev parla della fuga dell’ex primo ministro Nikola Gruevski. Ha smentito la presenza di prove del sostegno politico albanese a Gruevski per entrare nell’ambasciata dell’Ungheria, chiedere asilo e poi lasciare il paese. Zaev ha anche smentito le voci di un coinvolgimento dei servizi di sicurezza macedoni e albanesi per aiutare Gruevski a sfuggire alla giustizia.

 

Esteri

SLOVENIA
Il ministro degli Esteri, Miro Cerar, ha effettuato una visita di due giorni al Cairo. Nel primo giorno ha parlato con il presidente egiziano al-Sisi di terrorismo e migrazioni nella regione, oltre ad aver firmato due documenti di cooperazione tra i due paesi, con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukri. 

KOSOVO
Il presidente del parlamento Kadri Veseli, in visita ufficiale a Tokyo, è stato ricevuto da Hiroshigo Seko, ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria nel governo giapponese. Nel suo discorso, Veseli ha esposto le opportunità che il Kosovo offre nel campo degli investimenti esteri, esponendo il pacchetto di agevolazioni fiscali per le nuove imprese, e per la creazione di nuova forza lavoro; chiedendo al ministro Seko che le imprese giapponesi vengano in Kosovo per esplorare le opportunità d’investimento. Il ministro dell’economia giapponese ha confermato come il Giappone voglia che le sue imprese, in particolare i noti marchi dell’industria, siano presenti in Europa, confermando che le ambasciate giapponesi cominceranno a lavorare a Pristina nel più breve tempo possibile. Veseli ha citato il settore della tecnologia dell’informazione come quello con il maggior potenziale di cooperazione tra i due paesi.

 

Economia

CROAZIA
Il primo Ministro Andrej Plenković ha quantificato l’entità delle garanzie statali per il cantiere navale di Uljianik – pari a 4.5 miliardi di kune, insieme all’investimento statale dell’attuale governo per la regione di Medimurje di 450 milioni di kune; puntualizzando che tali garanzie statali sono eredità delle amministrazioni precedenti. Plenkovic ha aggiunto che non si è deciso questa settimana se ristrutturare il porto di Uljianik o dichiarare bancarotta; perché si aspettano i pareri sui costi del ministero dell’Economia e finanza.

MONTENEGRO
Quest’anno, l’amministrazione fiscale (PU), gestita da Blažo Jovanić, ha ricevuto 330 richieste di fallimento da debitori fiscali il cui rifinanziamento del debito è stato bloccato, e da altri insolventi verso lo Stato. Quest’anno il totale ammonta a 18,05 milioni di euro, con un numero di fallimenti in tribunale superiore alla metà delle richieste di tutti gli anni precedenti. Il PU ha spiegato che su 330 richieste, 295 si riferiscono a debitori a cui non è stato più permesso il rifinanziamento – 11,82 milioni – e il resto è per 35 contribuenti, da cui non è stato possibile raccogliere il debito fiscale per un importo di 6,2 milioni.

BOSNIA ERZEGOVINA
Il piano d’azione per l’occupazione è stato adottato oggi nella sessione del governo della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina tenutasi a Banja Luka. Dusko Milunovic, ministro del Lavoro dei veterani e della protezione della disabilità, ha sottolineato che tale importo sarà utilizzato attraverso diversi programmi. Il primo sosterrà l’occupazione e il lavoro autonomo di figli dei caduti in guerra, di membri dell’Alleanza dei Veterani Invalidi di Guerra e dei combattenti dell’esercito della Repubblica Serba di Bosnia, per i quali il sostegno in denaro sarà separato. Milunovic ha aggiunto che verrà anche istituito un fondo per la riabilitazione professionale di 400.000 marchi; ed infine circa 1,5 milioni di marchi andranno al programma di sostegno all’impiego di giovani con qualifiche elevate nello status di tirocinanti. L’obiettivo è di incoraggiare lo sviluppo dell’imprenditorialità tra i giovani sotto i 35 anni, prevedendo la formazione di 65 giovani imprenditori nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina.

MACEDONIA DEL NORD
La crescita reale dell’economia lo scorso anno, secondo le informazioni pubblicate dalla Banca nazionale, è del 2,7 percento ed è superiore alle proiezioni di ottobre – 2,3 percento. I dati ufficiali sul PIL per il quarto trimestre dello scorso anno mostrano una solida crescita del 3,7% su base annua, più alta rispetto alle proiezioni di ottobre. Le migliori prestazioni sono principalmente spiegate dalla maggiore crescita del consumo personale e di quello pubblico. In linea con le aspettative sono anche gli investimenti lordi, che hanno registrato una crescita, seppur leggermente inferiore a quella prevista.

Redazione