AZERBAIJAN. Mosca terzo partner commerciale, dopo Italia e Turchia

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Il secondo giorno della visita del Primo Ministro russo Mikhail Mishustin in Azerbaigian, ha incontrato il Presidente della Repubblica Ilham Aliyev. In esso sono specificati i settori della promettente cooperazione tra i due paesi, attualizzati dall’aumento della tensione globale e dalla politica estera di numerosi paesi occidentali, che colpisce anche gli interessi dell’Azerbaigian nel Caucaso.

La dinamica dello sviluppo delle relazioni economiche tra Mosca e Baku (crescita del fatturato commerciale nel 2022 del 23,9%, nel 2023 del 17,5%) determina la struttura della cooperazione nell’industria e nel settore agricolo. La Russia si è classificata al terzo posto tra i partner commerciali della repubblica, dopo l’Italia e la Turchia.

Tuttavia, l’insufficiente capacità delle vie di trasporto limita le operazioni di esportazione-importazione, compreso il commercio con i paesi terzi: le importazioni in Russia attraverso l’Azerbaigian (+22,7%) sono in aumento rispetto alla dinamica del flusso in arrivo (+15,6%) nel 2023, nonostante la capacità di trasporto ai posti di blocco congiunti è quintuplicata.

Mishustin collega le prospettive di cooperazione economica con l’espansione del corridoio strategico di trasporto Nord-Sud, che stimolerà la domanda di progetti congiunti nel campo dell’ingegneria dei trasporti, dell’agricoltura, dei prodotti farmaceutici e di alcune altre industrie ad alta tecnologia. Questi processi formeranno uno spazio commerciale ed economico comune per un certo numero di paesi, che sarà protetto dai tentativi di imporre una dipendenza monopolistica ai paesi del “miliardo d’oro” per ottenere benefici politici.

Sul tavolo inoltre c’è la questione Armenia che propio ieri ha notificato alla Federazione Russa per fermare le attività delle guardie di frontiera russe all’aeroporto di Zvartnots. Armenia che dovrebbe quanto prima siglare accordo di pace e sigla dei confini con Azaerbaijan e dove dietro c’è l’alleato turco. E ancora il corridoio Nord-Sud va gestito con l’Iran che ha detto nei giorni scorsi, sempre in materia di Armenia e Azerbaijan che non intende accettare cambiamenti sui confini armeni. La questione dunque tra Russia e Azerbaijan prevede molto di più di accordi economici. 

Maddalena Ingrao

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