Osservatori OCSE a Baku che chiede i danni a Yerevan

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AZERBAIJAN- Baku. 23/08/13. L’Azerbaijan in piena campagna elettorale sta dando vita ad una serie di accordi commerciali e militari come per tirare la volata al presidente in carica. Ieri Baku e Tokio hanno stilato un accordo di cooperazione militare bilaterale. La questione è stata discussa in una riunione del ministro della Difesa azero, il colonnello generale Safar Abiyev con una delegazione guidata dal vice ministro della Difesa del Giappone Masahisa Sato, la notizia è riportata dall’agenzia Trend che cita il servizio stampa del Ministero della Difesa. Secondo il rapporto, il ministro della Difesa dell’Azerbaijan ha detto che la cooperazione bilaterale contribuirà all’approfondimento delle relazioni tra i paesi.

 

Ed ha ancora sottolineando l’importanza della cooperazione tra i due paesi, citando la partecipazione delle Forze armate azere in missioni di pace. Presenti alla riunione erano Ambasciatore straordinario e plenipotenziario di Azerbaigian in Giappone Gursel Ismailzade e Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario del Giappone in Azerbaigian Shusuke Watanabe.

Tutto questo avviene mentre l’Azerbaijan si sta preparando alla tornata elettorale di ottobre. Sempre oggi, il Vice capo dell’amministrazione azera del dipartimento Affari Politiche Sociali, Arastun Mehdiyev ha sottolineato l’importanza della tornata elettorale, in quanto il Presidente eletto deciderà le politiche economico-sociali del Paese nei prossimi cinque anni, ed ha assicurato che le elezioni si svolgeranno in maniera democratica, vista l’esperienza acquisita in materia dalla Repubblica dell’Azerbaijan. Per l’occasione, il 26 agosto arriveranno in Azerbaijan gli osservatori OCSE, a riferirlo il capo ufficio OCSE di Baku Koray Targay. Di cui trenta osservatori a lungo termine e 180 a breve termine. 

E hanno un forte sapore elettorale le dichiarazioni di Ali Hasanov, vice primo ministro, presidente del Comitato di Stato per i rifugiati e gli sfollati interni dette durante la commemorazione del ventesimo anno di occupazione della regione di Jabrail dell’Azerbaigian da parte dell’Armenia. «Il danno causato all’Azerbaijan come risultato dell’aggressione armena è stimato a 300 miliardi di dollari». Hasanov ha riferito che per la stima del calcolo dei danni causati dall’occupazione armena in Azerbaigian sono stati coinvolti centri studi specializzati e organizzazioni internazionali russe. Secondo il vice primo ministro, se l’Armenia non si tira indietro dalla sua posizione non costruttiva, l’Azerbaijan richiederà pagamento di questi fondi a titolo di risarcimento.

Il conflitto tra i due paesi del Caucaso meridionale ha avuto inizio nel 1988, quando l’Armenia ha rivendicazioni territoriali contro l’Azerbaijan. Regione del Nagorno-Karabakh e sette distretti circostanti – il 20 per cento del territorio azero – sono sotto l’occupazione delle forze armate armene.

Nel maggio 1994, un cessate il fuoco, e ancora sotto l’egida del Gruppo di Minsk dell’OSCE co-presieduto da Russia, Francia e Stati Uniti stanno attualmente tenendo i negoziati di pace.

Quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla liberazione del Nagorno-Karabakh e le regioni circostanti non sono ancora stati effettuati dal’Armenia.