AUTOMOTIVE. Tokyo resta indietro nella corsa all’elettrico

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L’automotive giapponese rischia di ripetere il declino delle tre grandi case automobilistiche di Detroit – Chrysler, Ford e General Motors – a causa della loro resistenza ai veicoli elettrici. In un momento in cui il 25% delle vendite di auto nuove in Cina è costituito da veicoli elettrici o ibridi plug-in, la mancanza di veicoli elettrici sta costando ai marchi giapponesi vendite considerevoli. In un mercato indebolito da Covid-19, i marchi giapponesi sono quelli che hanno subito la flessione maggiore, un terzo rispetto all’anno precedente, rispetto al 9% dei marchi statunitensi ed europei.

Dopo aver superato la Germania per diventare il secondo esportatore di auto al mondo nel 2022, la Cina è sulla buona strada per superare il Giappone in tempi relativamente brevi. Dato il declino a lungo termine delle vendite di auto in Giappone, con vendite nel 2022 inferiori del 26% a quelle del 1996, la perdita di quote di mercato nelle esportazioni è un duro colpo. Il mercato interno poi soffre per la acuita e protratta denatalità della popolazione nipponica, riporta AT.

Il problema delle esportazioni è anche in gran parte dovuto ai veicoli elettrici, che ora rappresentano la metà di tutte le esportazioni automobilistiche cinesi. La maggior parte di queste sono prodotte da marchi stranieri, di solito attraverso joint venture con partner nazionali.

Nella prima metà del 2022, l’Europa occidentale ha rappresentato circa il 34% delle esportazioni totali di automobili della Cina. Si prevede che la quota cinese del mercato europeo dei veicoli elettrici passerà dal 5% nel 2022 al 15% nel 2025.

Nel dicembre 2021, Toyota ha annunciato l’obiettivo di produrre 3,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2030.

Il nuovo obiettivo corrisponde al 35% delle vendite globali dell’azienda nel 2022. Honda punta ora a 2 milioni di veicoli elettrici a batteria entro il 2030, pari alla metà delle vendite attuali. Anche con questi cambiamenti, il Giappone è significativamente in ritardo.

La case automobilistiche nipponiche hanno puntato sopratutto su auto ibride, ibride plug-in e a idrogeno. Nel 2022, le vendite globali di veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in hanno superato quelle degli ibridi tradizionali, ma le vendite di veicoli elettrici a batteria sono state tre volte superiori a quelle degli ibridi plug-in.

Bloomberg New Energy Finance ritiene che le vendite globali di auto a benzina abbiano raggiunto il picco nel 2017 e non si riprenderanno più.

I marchi cinesi sembrano ripetere esattamente ciò che le case automobilistiche giapponesi hanno fatto alle tre grandi di Detroit, per lo stesso motivo: un cambiamento nella tecnologia e nelle condizioni di mercato.

Tommaso Dal Passo

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