AUTOMOTIVE. Pechino leader dei brevetti EV

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Le aziende cinesi hanno presentato più domande di brevetto relative alla ricarica dei veicoli elettrici e alla sostituzione delle batterie rispetto ai rivali di qualsiasi altro Paese, facendo passi da gigante nelle tecnologie chiave per rendere l’esperienza più veloce e conveniente.

Le aziende cinesi hanno presentato 41.011 domande di brevetto in queste aree dal 2010 al 2022, secondo quanto riportato dalla società di analisi Patent Result di Tokyo, riporta Nikkei.

Poche aziende cinesi si sono classificate ai primi posti individualmente. Ma il numero di operatori del settore ha fatto sì che insieme abbiano depositato circa il 50% di domande in più rispetto alle aziende giapponesi, che si sono piazzate al secondo posto con 26.962.

Seguono la Germania con 16.340, gli Stati Uniti con 14.325, quindi la Corea del Sud con 11.281.

È probabile che i numeri reali siano ancora più alti, dato che di solito ci vuole circa un anno e mezzo prima che le domande di brevetto vengano divulgate.

Fino al 2015 la Cina era in coda a Giappone, Germania e Stati Uniti. Ma le vendite di veicoli elettrici e ibridi plug-in sono cresciute dopo che il governo ha introdotto ampi sussidi nel 2013, che a loro volta hanno alimentato un’impennata di brevetti relativi alla ricarica dei veicoli elettrici.

Nel 2016 la Cina ha superato il Giappone come leader mondiale per i brevetti depositati ogni anno. Nel 2019, inoltre, ha conquistato il primato mondiale per quanto riguarda il totale delle domande depositate dal 2010.

Molte aziende cinesi sembrano concentrarsi su tempi di ricarica più rapidi, un passo fondamentale per promuovere un’ampia adozione dei veicoli elettrici. Il 17% delle domande di brevetto presentate riguardava la tecnologia di ricarica rapida e il 10% la sostituzione delle batterie, una percentuale molto più alta rispetto all’1%-3% degli operatori giapponesi, tedeschi e americani.

Altre aree di interesse riguardavano la progettazione e il controllo delle stazioni di ricarica, il trasferimento di energia e la ricarica wireless.

La ricarica rapida può degradare le batterie e le aziende giapponesi hanno esitato a perseguire questa tecnologia per problemi di sicurezza. Ma le aziende cinesi vedono un grande interesse in questa opzione da parte dei consumatori. Molti dei loro brevetti riguardano il raddoppio della tensione delle batterie per accelerare il processo di ricarica.

I progressi nel mantenere i veicoli elettrici in funzione sembrano stimolare le vendite. Nell’anno fiscale 2022, le auto elettriche rappresenteranno solo il 2% delle vendite di autovetture nuove in Giappone, rispetto al 20% della Cina dello scorso anno. In Cina sono stati venduti oltre 5 milioni di veicoli elettrici nel 2022, più che in qualsiasi altra parte del mondo.

Le aziende giapponesi si sono concentrate su tecnologie più fondamentali, come i circuiti dei convertitori di potenza e la trasmissione di energia. Le domande di brevetto giapponesi hanno raggiunto un picco nel 2012, prima della diffusione dei veicoli elettrici. Da allora sono rimaste indietro, lasciando potenzialmente che gli operatori cinesi dominassero nelle nuove tecnologie correlate.

Maddalena Ingroia

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