AUSTRALIA. Basi potenziate dagli USA in funzione anticinese

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Gli Stati Uniti e l’Australia hanno concordato di potenziare altre due basi aeree nel nord dell’Australia e di intensificare la cooperazione per la produzione e la manutenzione di armi, mentre le crescenti ambizioni strategiche della Cina nella regione indo-pacifica rafforzano i legami di difesa tra Washington e Canberra.

L’accordo è stato raggiunto in occasione dell’incontro tra il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin e il Segretario di Stato Antony Blinken e le loro controparti australiane, Richard Marles e Penny Wong, a Brisbane la scorsa settimana, riporta Nikkei.

Il dialogo, noto come AUSMIN, è il primo da quando Canberra ha pubblicato in aprile la “Defense Strategic Review”, il progetto delle forze armate australiane. Tenendo conto dell’ascesa della Cina, la revisione afferma che gli Stati Uniti “non sono più il leader unipolare dell’Indo-Pacifico” e chiede di continuare a sviluppare legami di difesa più stretti con Washington.

Secondo una dichiarazione congiunta rilasciata dopo i colloqui, gli Stati Uniti e l’Australia aggiungeranno le basi della Royal Australian Air Force di Scherger e Curtin a un elenco di strutture destinate a un aggiornamento delle infrastrutture. Le due basi sono definite “basi nude”, ovvero con strutture e attrezzature limitate e non adatte alle esercitazioni.

Washington e Canberra hanno anche promesso di procedere con lo sviluppo delle infrastrutture nelle basi aeree di Darwin e Tindal.

L’ammodernamento delle basi «rafforzerà la nostra capacità di rispondere alle crisi nella regione, migliorando al contempo la nostra interoperabilità», ha dichiarato Austin durante una conferenza stampa congiunta.

L’aeronautica statunitense ha schierato bombardieri e jet da combattimento nelle basi aeree nel nord dell’Australia. Queste basi sono considerate strategicamente importanti nel caso di uno scontro militare nel Pacifico occidentale.

Sebbene i missili cinesi abbiano una gittata e una precisione maggiori rispetto al passato, l’Australia è ancora ampiamente considerata sicura grazie alla sua distanza dalla Cina. In caso di crisi, gli aerei statunitensi potrebbero rifornirsi di carburante e rifornirsi di munizioni, cibo e attrezzature mediche presso queste basi.

In base all’accordo, gli Stati Uniti intensificheranno anche il sostegno agli sforzi dell’Australia per sviluppare capacità di produzione e manutenzione di munizioni a guida di precisione.

L’obiettivo iniziale è quello di co-produrre sistemi di razzi a lancio multiplo guidati (GMLRS) entro il 2025. Gli Stati Uniti trasferiranno anche dati tecnici sul proiettile d’artiglieria da 155 millimetri e faciliteranno la produzione australiana delle munizioni.

Gli Stati Uniti hanno fornito molti GMLRS e proiettili d’artiglieria all’Ucraina e, di conseguenza, le scorte statunitensi si stanno esaurendo.

Il governo statunitense ha approvato la vendita di GMLRS all’Australia nel 2022. Con l’acquisizione di capacità produttive interne, l’Australia potrebbe aiutare gli Stati Uniti a riempire le proprie scorte in diminuzione o fornire ulteriore assistenza all’Ucraina.

L’Australia si occuperà di manutenzione, riparazione, revisione e aggiornamento dei siluri pesanti MK-48 lanciati dai sottomarini e dei missili terra-aria SM-2 lanciati dalle navi. Entrambe le capacità sarebbero utili alle operazioni statunitensi in caso di crisi nello Stretto di Taiwan o nel Mar Cinese Meridionale. L’espansione delle capacità di produzione e manutenzione di armi da parte degli alleati statunitensi nell’Indo-Pacifico potrebbe dare una spinta alla prontezza degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti e l’Australia presenteranno una road map per la cooperazione trilaterale con il Giappone. È previsto che il Giappone aumenti la sua partecipazione alle esercitazioni e all’addestramento militare in Australia, compreso l’addestramento congiunto dei caccia F-35.

«Il rafforzamento dell’interoperabilità trilaterale è un investimento importante per una deterrenza credibile ed efficace», si legge nella dichiarazione congiunta.

I legami di difesa più stretti tra Australia e Giappone possono, a loro volta, contribuire a migliorare la cooperazione trilaterale.

Canberra e Tokyo non hanno un trattato di difesa reciproca, ma un accordo bilaterale di forza reciproca è stato firmato nel 2022. L’accordo non mira solo a facilitare l’addestramento congiunto, ma dimostra anche che la relazione bilaterale è stata elevata a “partenariato strategico speciale”.

Antonio Albanese

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