Australia e Papua Nuova Guinea hanno concordato di concludere i negoziati per un accordo di sicurezza globale entro aprile, con la speranza di firmare il trattato entro giugno, a seguito di un incontro tra i leader dei due Paesi tenutosi il 12 gennaio a Port Moresby.
Il trattato di sicurezza bilaterale proposto, di cui entrambe le parti si sono impegnate a terminare i negoziati entro il 30 aprile, riguarderà la difesa, con discussioni in corso sull’addestramento delle truppe e sulle operazioni congiunte, oltre a questioni come il cambiamento climatico e la sicurezza informatica, riporta Malay Mail.
Il primo Ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato che gli interessi economici e di sicurezza dei vicini del Pacifico sono “indivisibili”, poche ore dopo essere stato il primo leader straniero a rivolgersi al parlamento della Papua Nuova Guinea; «La nostra cooperazione economica e di sicurezza è nell’interesse di entrambi», ha dichiarato in una conferenza stampa in cui ha espresso la speranza che un accordo possa essere firmato entro giugno: «I nostri interessi sono indivisibili. Non si può avere una Papua Nuova Guinea più sicura senza un’Australia più sicura e viceversa».
L’Australia vuole stringere un patto che veda il personale della Marina, dell’Aeronautica e dell’Esercito di ciascuna nazione lavorare più spesso fianco a fianco, come aveva dichiarato lo scorso ottobre il ministro della Difesa Richard Marles. Gli Stati Uniti e i loro alleati, tra cui l’Australia, stanno cercando di contrastare la crescente influenza di Pechino nella regione, strategicamente importante, dopo che ad aprile la Cina ha stretto un patto di sicurezza con le Isole Salomone.
Il primo Ministro della Papua Nuova Guinea, James Marape, ha dichiarato che l’accordo proposto eleverebbe le relazioni con l’Australia, che ha definito un “amico di sempre”, senza mettere a rischio le relazioni bilaterali della Papua Nuova Guinea con altri Paesi: «Senza compromettere le peculiarità delle nostre relazioni bilaterali con altri Paesi, i nostri interessi comuni saranno racchiusi in questi accordi di sicurezza», ha dichiarato Marape.
L’Australia rimane il maggior donatore di aiuti al Paese che un tempo amministrava come potenza coloniale. Di fronte alla crescita degli aiuti e dell’influenza cinese, l’Australia ha cercato di rafforzare le relazioni con il suo vicino settentrionale e i leader si sono incontrati più volte da quando Albanese ha vinto le elezioni lo scorso maggio.
I due leader hanno anche concordato di semplificare le modalità di rilascio dei visti per le migliaia di lavoratori che si spostano tra i due Paesi e Albanese ha annunciato un nuovo regime di visti per le vacanze-lavoro che entrerà in vigore a giugno, riporta Reuters.
Maddalena Ingrao