KAZAKHSTAN – Astana. 11/01/14. «In conformità con la legge, di istituire nel nostro paese una prevenzione Nazionale in materia di tortura, è stato istituito un meccanismo di prevenzione della tortura, sotto il Mediatore che ha eletto il suo Consiglio di Coordinamento», si legge in un comunicato stampa del Mediatore per i diritti umani nella Repubblica del Kazakistan.
La Legge in questione è quella del 2 luglio, 2013 № 111-V « Modifiche ed integrazioni ad alcuni atti legislativi della Repubblica del Kazakhstan sull’istituzione di un meccanismo nazionale di prevenzione per evitare la tortura e altri trattamenti disumani o degradanti o punizioni crudeli» ed è stato adottato con lo spirito di dare vita al rispetto della privacy, come diritto costituzionale, e agli obblighi assunti dalla Repubblica all’atto della ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. La sua innovazione sta autorizzando i membri del Consiglio di Coordinamento ad adottare un meccanismo preventivo di visite di controllo in enti pubblici individuati dalla legge.
Al mediatore astato affidato il ruolo chiave di condurre il monitoraggio sistematico sulle agenzie governative di cui sopra.
Al fine di coordinare efficacemente le attività dei membri del Consiglio di Coordinamento per la prevenzione e la loro elezione, il Legislatore ha istituito il Consiglio di coordinamento ex Commissario per i diritti dell’uomo, nominando una commissione speciale composta da personaggi pubblici rispettati e responsabili di organizzazioni non governative che operano nel campo della tutela dei diritti umani e rappresentanti dei mass media e la comunità giuridica, eminenti accademici, parlamentari.
Ieri si è svolta la prima riunione presieduta dal Mediatore, la Commissione ha esaminato le domande e sui risultati dello studio, eletti i 19 membri.