CILE – Santiago del Cile 07/07/2015. Julian Assange, rifugiato politico presso l’ambasciata britannica dell’Ecuador, ha rilasciato una intervista pubblicata sul più grande quotidiano on line cileno, El Mostrador il 7 luglio.
Nella sua prima intervista comparsa sui mass media cileni, Assange parla dei rischi legati alla concentrazione della gran parte della tecnologia dell’informazione in mega-società, della corruzione e del ruolo dei media indipendenti nella era d’internet politico.
«Google e Facebook sono come agenzie di spionaggio è il loro modello di business .. Per raccogliere tutte le informazioni possibili dal maggior numero di persone in tutto il mondo possibile utilizzano servizi gratuiti (…) e li mettono in grandi banche dati ordinano anche le informazioni», denuncia Assange. Si tratta della stessa idea al centro del suo ultimo libro: come introduzione alla tesi sviluppata nel suo ultimo libro When Google met Wikileaks, scritto in risposta a The New Digital Age, scritto dall’ex amministratore delegato di Google, Eric Schmidt, insieme a Jared Cohen, ritenuto da Assange responsabile per le attività della società con i servizi di intelligence degli Stati Uniti.
Assange scrive che le grandi aziende come Google stanno collaborando con l’intelligence statunitense per monitorare persone in tutto il mondo come nel “Grande Fratello” di George Orwell. La «politicizzazione di Internet è la transizione più importante negli ultimi cinque anni», ha più volte detto Assange che ha sempre aggiunto un altro concetto: ora che la società umana e Internet si sono fuse, hanno creato una coscienza politica diffusa, dando nuova vita ai media indipendenti tradizionali: «È un buon momento per i media indipendenti (…) Ci sono molte opportunità, molte sfide e rischi crescenti», ha detto il patron di Wikileaks al giornale cileno «Non c’è un forte consolidamento dei lettori multimediali visto che Google e Facebook stanno comprando gli attori più piccoli, in parte perché non esiste un meccanismo internazionale per evitare emergere antitrust di monopoli o come le grandi singole imprese. Ciò ha portato a una crescente integrazione verticale«, dice il fondatore di Wikileaks che continua: «Google ha messo in rete intere città, oltre a fornire un motore di ricerca per gli inserzionisti, mappe, YouTube, e-mail e così via. Il risultato è quello di aver integrato tutte le informazioni raccolte».