
Un crescente spirito di cooperazione ha sostenuto l’incontro del 9 agosto dei leader di tutti e cinque gli stati dell’Asia centrale, insieme al vicino del Mar Caspio, l’Azerbaijan. “Sviluppo sostenibile” è stata la parola d’ordine del giorno per i partecipanti al 6° incontro consultivo dei capi di stato dell’Asia centrale, tenutosi nella capitale kazaka Astana.
“Stiamo plasmando insieme una nuova immagine dell’Asia centrale come regione di grandi opportunità, guardando al futuro”, ha detto ai suoi colleghi leader regionali l’ospite dell’incontro, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev. “Dato il potenziale combinato dei nostri paesi, possiamo dare un contributo significativo all’attuazione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile”, riporta EurasiaNet.
Il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev gli ha fatto eco, affermando che “l’Asia centrale sta diventando uno spazio di buon vicinato, cooperazione reciprocamente vantaggiosa e sviluppo sostenibile”.
La fonte di questa fiduciosa retorica è il desiderio dell’intera regione di espandere il commercio, sia all’interno che attraverso la regione, collegando la Cina e i mercati occidentali tramite il cosiddetto Middle Corridor, il Corridoio di Mezzo. Tokayev ha osservato che tutti gli stati dell’Asia centrale, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, stavano rimuovendo le barriere commerciali e modernizzando i posti di blocco alla frontiera per accelerare il transito delle merci. “La cooperazione commerciale, economica e di investimento si sta sviluppando in modo dinamico”, ha affermato.
Si tratta di un’iniziativa sponsorizzata dagli Stati Uniti, soprannominata processo B5+1, e serve a fornire un quadro per migliorare i flussi commerciali all’interno della regione. La maggior parte degli sforzi per allentare le barriere commerciali si è verificata, fino ad oggi, a livello bilaterale, non regionale. Si è parlato molto di accelerare il commercio, ma le azioni per raggiungere tale obiettivo sono state limitate e c’è ancora molto lavoro da fare, affermano esperti e osservatori. Sono stati firmati accordi, ma l’attuazione efficiente rimane una questione aperta.
L’iniziativa commerciale di più alto profilo nel 2024 prevede un “piano di energia verde” da parte di Azerbaigian, Kazakistan e Uzbekistan per esportare elettricità generata da energia solare ed eolica attraverso il Mar Caspio verso i mercati occidentali.
Il presidente azero Ilham Aliyev ha partecipato all’incontro, sottolineando nel suo discorso all’assemblea che “l’Azerbaigian e i paesi dell’Asia centrale sono un unico spazio storico, culturale e geopolitico di crescente importanza strategica”.
Anna Lotti
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