
Questa settimana la Norvegia ha assegnato 53 licenze di esplorazione di petrolio e gas offshore a 20 aziende nel suo ultimo ciclo annuale di licenze. La Norvegia ha aumentato l’esplorazione di petrolio e gas offshore negli ultimi due anni, nel tentativo di soddisfare la crescente domanda europea dopo che il continente ha congelato l’energia russa.
Il ministro dell’energia Terje Aasland ha rivelato i piani per aumentare le trivellazioni nella regione artica offshore norvegese. “Se vogliamo mantenere una produzione stabile negli anni a venire, dobbiamo esplorare di più e investire di più”, riporta MercoPress.
L’anno scorso, l’operatore norvegese di petrolio e gas, DNO ASA, ha fatto una significativa scoperta di gas e condensati sul prospetto Carmen nel Mare del Nord norvegese.
Una valutazione preliminare di dati completi indica risorse lorde recuperabili nell’intervallo di 120-230 milioni di barili di petrolio. Carmen si classifica come la più grande scoperta sulla piattaforma continentale norvegese dal 2013.
In precedenza, la norvegese Aker BP ha fatto una scoperta di petrolio molto più grande del previsto nell’area di Yggdrasil nel Mare del Nord. Le stime preliminari indicano un volume lordo recuperabile di 40-90 milioni di barili di petrolio equivalente (boe), molto più alto della precedente proiezione della società di 18-45 milioni di boe.
Norvegia e Stati Uniti hanno sostituito la Russia come principale fornitore di gas in Europa: la Norvegia ha fornito 87,8 miliardi di metri cubi di gas all’Europa nel 2023, pari al 30,3% delle importazioni totali, mentre gli Stati Uniti ne hanno forniti 56,2 miliardi di metri cubi, pari al 19,4% del totale.
Tuttavia, gli Stati Uniti sono il principale fornitore di GNL in Europa: l’anno scorso, gli Stati Uniti hanno rappresentato quasi la metà delle importazioni totali di GNL del continente. Su scala globale, gli Stati Uniti hanno spedito un record di 56,9 milioni di tonnellate di GNL durante i primi otto mesi del 2024, superando i 54,3 milioni di tonnellate dall’Australia e i 53,7 milioni di tonnellate dal Qatar durante quel periodo. È il secondo anno consecutivo che gli esportatori statunitensi sono in cima alla classifica delle esportazioni mondiali.
Anna Lotti
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