ARTICO, Mosca militarizza il Polo Nord, Washington corre ai ripari

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La Russia sta costruendo attrezzature militari nell’Artico e sta testando nuove armi per affermare il dominio della regione. Mosca sta costruendo basi militari, strutture di stoccaggio sotterranee sulla sua costa artica, con bombardieri, jet MiG31BM e nuovi sistemi radar vicino alla costa dell’Alaska, secondo una serie di immagini satellitari.

Tra le armi immagazzinate c’è anche il siluro stealth senza equipaggio Poseidon 2M39, una super-arma alimentata da un reattore nucleare. La Russia ha sviluppato rapidamente quest’armamento e l’ha testato a febbraio 2021, con ulteriori test previsti per quest’anno, secondo i media statali russi, riporta The Hill.

Anche la Nato e gli Stati Uniti hanno spostato attrezzature nella zona artica nell’ultimo anno, tra cui il sottomarino stealth Usa Seawolf e i suoi bombardieri B-1 Lancer, che recentemente hanno sorvolato il Mare di Barents orientale.

Anche se l’aumento delle risorse militari russe ha avuto luogo all’interno del territorio russo, l’amministrazione statunitense è preoccupata che Mosca possa muovere le sue forze per prendere il controllo delle aree dell’Artico al di fuori dei suoi confini. L’aumento è stato tanto più evidente negli ultimi giorni, con la Russia che ha tenuto voli militari vicino allo spazio aereo dell’Alaska e l’attività dei sottomarini nell’Artico.

Alla fine di marzo, tre sottomarini russi con missili balistici nucleari hanno sfondato simultaneamente diversi metri di ghiaccio nell’Artico in un’esercitazione militare. E la scorsa settimana, la Russia ha fatto volare jet e bombardieri vicino allo spazio aereo dell’Alaska, il 5 aprile. Mosca sta anche cercando di influenzare una rotta che corre tra la Norvegia e l’Alaska, conosciuta come la Rotta del Mare del Nord. La rotta taglia a metà i tempi di spedizione per spostare i container dall’Europa all’Asia.

Inoltre, Mosca sta testando regolarmente armi ad alta tecnologia, tra cui il Poseidon 2M39 e il missile da crociera ipersonico Tsirkon.

Il Pentagono ha affermato che il continuo accumulo di basi militari russe implica l’istituzione di un controllo sulle aree dell’Artico che saranno presto libere dai ghiacci. Mosca ha recentemente istituito forze di allerta a reazione rapida in due campi d’aviazione artici per garantire la prontezza immediata contro eventuali minacce.

Anna Lotti