L’Argentina e il Fondo Monetario Internazionale hanno raggiunto un accordo di principio sulla quinta revisione del programma di credito del Paese sudamericano.
«I team del Ministero dell’Economia e della Banca Centrale argentina e lo staff del FMI hanno finalizzato gli aspetti fondamentali del lavoro tecnico della prossima revisione», è stato annunciato in un comunicato congiunto il 23 luglio, riporta MercoPress.
I consulenti tecnici «hanno concordato gli obiettivi e i parametri fondamentali che saranno alla base di un ‘Staff Level Agreement’ che dovrebbe essere finalizzato nei prossimi giorni per poi procedere alla revisione del programma dell’Argentina», è stato spiegato.
«L’accordo mira a consolidare l’ordine fiscale e a rafforzare le riserve, riconoscendo il forte impatto della siccità, i danni alle esportazioni e le entrate fiscali del Paese», ha aggiunto il comunicato.
Una delegazione di Buenos Aires si è recata il 16 luglio a Washington per cercare di allentare gli obiettivi del programma di credito di 44 miliardi di dollari firmato con il FMI nel 2022, nonché per ottenere gli esborsi previsti.
L’Argentina non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di accumulo di riserve internazionali e di riduzione del deficit fiscale fissati per il primo e il secondo trimestre di quest’anno, in vista delle elezioni presidenziali. Gli analisti privati stimano che le riserve nette del Paese siano in rosso. Inoltre, l’inflazione annualizzata supera il 115% e la povertà si aggira intorno al 40%. Il 30 giugno il Paese ha dovuto pagare scadenze per 2,7 miliardi di dollari con Diritti Speciali di Prelievo (DSP, le riserve dei Paesi presso il FMI) e con yuan. Entro il 31 luglio dovrà pagare altri 2,5 miliardi di dollari.
L’Argentina ha firmato nel marzo 2022 con il FMI un prestito per ripagare i 44 miliardi di dollari erogati sotto l’allora presidente Mauricio Macri (2015-19) per 57 miliardi di dollari, il più grande nella storia dell’organizzazione multilaterale. Il programma concordato nel 2022, che ha permesso all’Argentina di rinegoziare il debito ed evitare il default, prevede 10 revisioni trimestrali.
Gli accordi a livello di personale tra un paese e il FMI devono essere approvati dal Consiglio esecutivo del FMI per poter erogare i fondi. Il FMI dovrebbe erogare a breve una cifra compresa tra gli 8,4 e i 10,4 miliardi di dollari.
Il governo argentino del presidente Alberto Fernández ha ripetutamente sostenuto che «il forte impatto della siccità, i danni alle esportazioni e le entrate fiscali del Paese saranno presi in considerazione per la rinegoziazione».
Il ministro dell’Economia e candidato alle presidenziali Sergio Massa (nella foto) dovrebbe recarsi a Washington questa settimana per finalizzare il nuovo accordo, dopodiché a Buenos Aires saranno annunciate diverse misure per rafforzare le riserve e migliorare la sostenibilità fiscale.
Secondo Página 12, poi, il governo argentino applicherà una tassa sulle importazioni di alcuni articoli e il dollaro agricolo sarà aumentato per alcune esportazioni.
Lucia Giannini