
Il presidente argentino Mauricio Macri ha annunciato di voler favorire dello sviluppo di fonti di energia rinnovabili in modo che, entro la fine del 2018, forniranno l’8 per cento dell’elettricità del paese, più di quattro volte il loro contributo attuale.
Stando a quanto riporta Efe, il presidente argentino ha commentato l’argomento rinnovabili durante una visita che ha fatto, la mattina del 2 gennaio, al cantiere dell’ampliamento del Parco Eolico di Rawson nella provincia di Chubut, il primo atto ufficiale di Macri del 2018.
Lungo queste linee, Macri ha annunciato che il piano di gara per il 2017 per i progetti energetici Renovar si è chiuso con 147 progetti in corso in 18 province, cifre “strategiche” in linea con l’obiettivo di Macri di avere il 20 per cento dell’elettricità argentina proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020. Con il lancio del piano nel maggio 2016, si è stimato che un investimento di circa 4 miliardi di dollari, nello sforzo complessivo, avrebbe creato 20.000 posti di lavoro. A quel tempo, si prevedeva che le fonti di energia rinnovabile avrebbero fornito l’8% dell’elettricità del paese entro la fine del 2017, ma Macri in seguito aveva spinto avanti l’obiettivo di un anno.
«Tutti gli argentini stanno partecipando a questa sfida per il mondo intero: ridurre il livello di inquinamento e garantire un pianeta abitabile per i nostri figli e i nostri nipoti», ha detto Macri durante il suo discorso al sito.
Il progetto di ampliamento del centro eolico Rawson prevede l’integrazione di 12 turbine eoliche, che consentono di portare la produzione dei parchi a 410.000 megawatt all’ora, sufficienti per rifornire 137.000 abitazioni. L’espansione richiederà un investimento di quasi 40 milioni di dollari da parte della società Genneia.
«Questo progetto», ha detto Macri, «arriva insieme ad altri in tutto il paese tra cui la costruzione nella provincia di Jujuy del “più grande” parco solare dell’America Latina, dove più di un milione di pannelli solari saranno installati per catturare l’energia del sole per uso umano».
Luigi Medici