ARGENTINA. La Banca centrale interviene sul mercato forex

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La Banca Centrale della Repubblica Argentina, Bcra, ha dichiarato di essere intervenuta sul mercato dei cambi per ridurre l’offerta di pesos, vendendo dollari anche se la valuta nazionale era nella cosiddetta zona di non intervento. Il Comitato di politica monetaria della Bcra, Copom, ha dichiarato in un comunicato che l’istituzione finanziaria potrebbe vendere dollari USA «anche se il tasso di cambio scendesse sotto i 51.448 pesos», con importi e frequenze che dipendono «dalle dinamiche del mercato».

Se il tasso di cambio si muove al di sopra di questo livello, il Bcra aumenterà le vendite giornaliere di 150 milioni di dollari a 250 milioni di dollari. La banca centrale, inoltre, mantiene aperta la possibilità di «ulteriori interventi per contrastare episodi di eccessiva volatilità se lo ritiene necessario». I pesos generati dalle vendite saranno finalizzati all’obiettivo dell’approvvigionamento di moneta fissato dalla Banca.

Il Copom ha confermato che non acquisterà valuta fino a giugno se il tasso di cambio rimane al di sotto di 39,755 pesos. Le misure sono state adottate per ridurre il numero di pesos in circolazione e migliorare il funzionamento del mercato dei cambi.

«Il Copom ritiene che il Bcra dovrebbe rafforzare la tendenza alla contrazione della politica monetaria intervenendo sul mercato dei cambi per ridurre più aggressivamente la quantità di pesos e, in questo modo, contribuire all’adeguato funzionamento di tale mercato», hanno detto i responsabili della politica monetaria.

Il Bcra sta così modificando la politica adottata in ottobre, che ha fissato zone di intervento e non di intervento sul mercato dei cambi, introducendo un sistema basato sulla crescita della massa monetaria che in parte è stato radicato nell’accordo firmato con il Fondo Monetario Internazionale che fissa i limiti all’intervento sul mercato forex.

L’annuncio politico arriva dopo una settimana in cui il calo di valore del peso nei confronti del dollaro si è impennato. La valuta statunitense è cresciuta del 104 per cento in valore rispetto al peso nel 2018 e ha guadagnato il 18,9 per cento rispetto alla valuta argentina fino ad oggi.

Maddalena Ingroia