ARGENTINA. Immigrazione più dura

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Il presidente dell’Argentina, Mauricio Macri, ha firmato un decreto che inasprisce la legge sull’immigrazione, accelerando gli arresti e proibendo a gli stranieri con precedenti penali l’ingresso nel paese.

Il decreto dà luce verde anche all’espulsione immediata di migliaia di detenuti stranieri che attualmente stanno scontando pene nel paese. Nello spiegare la revisione, il governo ha osservato che gli immigrati arrivano fino al 21,35 per cento della popolazione carceraria e che di quelli condannati per traffico di droga, il 33 per cento sono stranieri.

Più di tre quarti dei migranti arrivati in Argentina tra il 2011 e il 2015 sono provenienti da Paraguay, Bolivia e Perù, secondo il ministero degli Interni argentino. I cittadini di questi paesi non hanno bisogno di un visto turistico per entrare e rimanere fino a 90 giorni.

Mauricio Macri ha detto che a bloccare gli stranieri in entrata sarà una condanna o un procedimento in corso in Argentina o all’estero. Questo vale per i reati che, secondo le leggi argentine, meritano il carcere, come ad esempio il traffico di armi, di esseri umani o di droga, di organi o tessuti, o riciclaggio di denaro o investimento in attività illecite.
Riguarda anche chi trae profitto dalla prostituzione, o che si sono resi colpevoli di reati di corruzione.

Come eccezioni, il governo ha osservato che in certe condizioni potrebbe ammettere stranieri «per il ricongiungimento umanitario delle famiglie o per aver efficacemente aiutato il sistema della giustizia», o coloro che hanno commesso crimini che in Argentina non prevedono più di tre anni di carcere riporta Efe.

Questo indurimento della politica dell’immigrazione è stato dibattuto con i membri dell’opposizione e delle organizzazioni sociali che hanno accusato il governo di utilizzare statistiche “piegate” per la colpa agli stranieri per i reati di traffico di droga.

I difensori dei diritti umani hanno detto che si rischia di stigmatizzare gli stranieri che costituiscono il 4,5 per cento dei 40 milioni di persone che vivono in Argentina.

Luigi Medici