ARGENTINA. I peronisti cambiano nome prima delle elezioni

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Il partito di governo argentino, Frente de Todos (FdT), ha cambiato nome in vista delle elezioni presidenziali di quest’anno, ma continua a non riuscire a unire le forze per un candidato unitario, dopo che il Presidente Alberto Fernández ha dichiarato di non volersi candidare e la Vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner deve affrontare una serie di accuse di corruzione. Per questo motivo, l’attuale alleanza peronista ha adottato il nome di “Unión por la Patria”.

«Ci uniamo per difendere la Patria», ha espresso il partito al governo sul suo account Twitter ufficiale, dove ha già cambiato denominazione. «Ci uniamo per recuperare l’indipendenza economica e per lo sviluppo di un’Argentina Federale».

Unión por la Patria è stata formalmente registrata mercoledì davanti alla magistratura elettorale, ore prima del termine ultimo per partecipare alle primarie aperte, simultanee e obbligatorie del 14 agosto, che determineranno i candidati alle elezioni generali di ottobre.

Il fronte dell’opposizione Juntos por el Cambio, in testa ai sondaggi, manterrà il suo nome attuale per la competizione elettorale.

Il cambio di nome ha lo scopo di dare un tono più competitivo al partito di governo in un momento in cui la maggior parte dei sondaggi prevede una sconfitta, con il Paese immerso in una crisi inflazionistica a causa della scarsità di dollari americani dovuta alla siccità, che ha spinto i prezzi verso l’alto. In questo scenario, il Presidente Fernández ha scelto di non ricandidarsi.

Unión por la Patria mira anche a recuperare le lotte interne che hanno diviso il partito al governo negli ultimi quattro anni, poiché Fernández e altri leader del partito sono apertamente in contrasto con Cristina Fernández de Kirchner. Fernández appoggia la candidatura dell’ex Vicepresidente Daniel Scioli, mentre Fernández de Kirchner preferirebbe vedere qualcuno come il ministro degli Interni Wado De Pedro, il Governatore di Buenos Aires Axel Kicillof o il ministro dell’Economia Sergio Massa correre per conto del suo spazio politico insieme al figlio, il deputato Máximo Kirchner.

Lucia Giannini

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