Gli argentini temono una nuova svalutazione

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ARGENTINA – Buenos Aires 29/4/13. Il dollaro Usa nel mercato “blu” continuava a salire in Argentina, e ha terminato una settimana di record consecutivi, toccando il 26 aprile punta 9,30 e 9,34 Pesos (di acquisto e prezzo di vendita) 14 centesimi in più rispetto alla giornata precedente. Dall’inizio dell’anno il dollaro Usa è salito del 36,97%, mentre il tasso ufficiale è pari a 5,18 pesos, con un incremento solo di 5,3%.

I timori di una svalutazione del Peso argentino hanno scatenato la domanda di valute estere nel mercato parallelo ed hanno anche aumentato il prezzo di tutte le attività finanziarie, utilizzate come misura di garanzia in caso di una simile misura.
Questa paura si è riflessa in una recente indagine della Business School dell’Università Austral tra 180 uomini d’affari i quali nel 50% delle interviste hanno dichiarato di aspettarsi che il dollaro Usa si stabilizzi tra i 9 e i 10 pesos per il resto dell’anno. Tuttavia il 33% crede che il biglietto verde in Argentina sarà scambiato a oltre 10 Pesos.
La corsa sul dollaro e la fuga dal Peso arriva in un momento in cui gli agricoltori hanno iniziato a vendere i loro raccolti, che sottintende un accumulo di dollari da parte della banca centrale. Questo però non ha impedito il divario tra il mercato “blu” e il mercato ufficiale di registraste divari pari a quasi l’80%.
«Ci sono troppi Pesos che la gente non vuole e non ci sono abbastanza dollari per tutto il popolo che li vuole», ha detto Aldo Pignatelli, ex presidente della banca centrale argentina. «Le persone hanno paura e questo porta a una forte domanda di dollari mentre l’offerta è bassa, quindi il prezzo sul mercato parallelo naturalmente sale», ha aggiunto Pignatelli.
La situazione attuale potrebbe anche essere in parte una conseguenza non voluta delle molteplici azioni dell’AFIP (l’Agenzia delle Entrate argentina) per trovare informazioni che portino a scoprire operazioni di riciclaggio di denaro o a trovare beni non dichiarati al fisco.
Il dispiegamento di decine di ispettori supportati da agenti federali, nel cuore finanziario di Buenos Aires, ha spaventato l’offerta di dollari e ha contribuito in modo significativo ad alimentare l’ultima ascesa e i livelli da record.