ARABIA SAUDITA. Sospeso l’export di greggio dallo stretto di Bab al Mandeb

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L’Arabia Saudita ha sospeso le esportazioni di petrolio attraverso il Bab al-Mandeb. La decisione è stata presa dopo che gli Houthi, i ribelli yemeniti sciiti, hanno attaccato delle petroliere saudite nello Stretto di Bab al-Mandeb il 25 luglio.

L’Arabia Saudita, primo esportatore mondiale di petrolio, ha infatti temporaneamente sospeso tutte le spedizioni di petrolio attraverso lo Stretto del Bab al-Mandeb dopo gli attacchi contro due navi che trasportavano greggio compiuti da parte dei ribelli Houthi nello Yemen. Il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita Khalid al-Falih ha detto, il 26 luglio, che il regno avrebbe fermato immediatamente tutte le spedizioni di petrolio attraverso lo stretto. La sospensione durerà «fino a quando la situazione non sarà più chiara e il transito marittimo attraverso Bab al-Mandeb sarà sicuro», ha detto in un comunicato al-Falih, ripreso da al Jazeera.

Gli Houthi hanno preso di mira le petroliere saudite nel Mar Rosso, danneggiandone lievemente una, ha affermato la Coalizione a guida saudita che lotta contro il gruppo nel paese in guerra. Nella dichiarazione della Coalizione si afferma che una petroliera è stata attaccata ad ovest del porto di Hodeidah nello Yemen, ma non ha indicato il nome della nave né ha descritto l’incidente: «La petroliera saudita ha subito lievi danni a causa dell’attacco della milizia Houthi (…) Fortunatamente l’attacco è fallito a causa dell’intervento immediato della flotta della coalizione».

Nella dichiarazione dell’Arabia Saudita si afferma che «due grandi vettori, ciascuno con una capacità di due milioni di barili (…) sono stati attaccati questa mattina nel Mar Rosso dalla milizia terrorista Houthi. Una delle navi ha subito danni minimi. Non sono state segnalate lesioni o fuoriuscite di petrolio».

All’inizio di mercoledì, la rete televisiva degli Houthi, Almasirah, aveva riferito che i ribelli hanno preso di mira una nave da guerra chiamata Dammam al largo della costa occidentale dello Yemen. In seguito i ribelli hanno dichiarato di aver lanciato un attacco missilistico contro la nave.

Per gli esperti l’annuncio aveva già aggiunto 1 dollaro al costo di un barile di petrolio sui mercati azionari e qualsiasi ritardo nella consegna di greggio dall’Arabia Saudita avrebbe avuto ripercussioni sull’approvvigionamento e sulle economie mondiali.

Luigi Medici