
L’Arabia Saudita ha invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele, essendo l’unico partito in Medio Oriente che non ha aderito al trattato sulla proliferazione nucleare poiché Stato non nucleare. Riyad ha affermato l’importanza di sottoporre tutti i suoi impianti nucleari all’accordo globale di salvaguardia dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Aiea, come stabilito nelle risoluzioni 487 e 689 del Consiglio di Sicurezza.
Il Regno saudita ha inoltre messo in guardia contro i potenziali pericoli di una centrale nucleare iraniana nella regione del Golfo. Il reattore nucleare iraniano di Bushehr è situato a circa 200 km dal Golfo Arabico lungo una zona sismica attiva: «Qualsiasi perdita radioattiva mette la regione in grave pericolo per le sue stazioni di desalinizzazione dell’aria, del cibo e dell’acqua», ha detto il vice capo delegazione saudita all’Onu Khalid Bin Mohammad Manzalawi, ripreso da Asharq Al Awsat.
Nelle sue osservazioni durante la terza conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, Tnp, del 2020, che si è tenuta presso la sede dell’Onu a New York, Manzalawi ha esortato l’Onu e l’Aiea a spingere l’Iran a firmare la Convenzione sulla sicurezza nucleare.
Ha detto che l’Arabia Saudita è stata tra i primi paesi ad aderire al Tnp e all’accordo globale di salvaguardia dell’Aiea, nella convinzione che la sicurezza globale e la pace non possono essere raggiunte con l’esistenza di tali armi.
Il diplomatico saudita ha anche sottolineato l’importanza degli sforzi per eliminare le armi nucleari, che iniziano riconoscendo la necessità della comunità internazionale di adottare i trattati esistenti e i quadri giuridici ed etici volti ad avere un mondo libero da armi nucleari.
«Stabilire la sicurezza e la stabilità in qualsiasi regione non è il possesso di armi di distruzione di massa, ma può essere realizzato attraverso la cooperazione e la consultazione tra i paesi e il perseguimento dello sviluppo» ha detto il diplomatico saudita.
Manzalawi ha sottolineato che il Regno saudita afferma che la seconda decisione sul Medio Oriente è parte integrante degli esiti delle risoluzioni che hanno portato all’adozione della proroga a tempo indeterminato del Trattato sul Tnp.
Maddalena Ingroia