ARABIA SAUDITA. Religiosità islamica e rispetto del diritto in UE

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Mohammad Al-Issa, Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale e membro del Consiglio Superiore degli Ulema dell’Arabia Saudita, ha affermato che tutti quei misfatti, che nel tempo sono stati attribuiti all’Islam, sono il frutto di ambizioni politiche e posizioni estremiste che non rappresentano l’Islam, come talvolta è ritenuto dai non musulmani.

Al-Issa (nella foto), riporta il quotidiano saudita Al Sharq Al Awsat, ha precisato che la Lega accoglie con favore la collaborazione di chiunque per perseguire i nobili scopi dell’Islam che, nel Corano, esorta i musulmani a nutrire il prigioniero che ha imbracciato le armi per combatterli, spiegando che «da questa tolleranza e da questa sublime umanità nasce l’universalità dell’Islam, che gli estremisti non sono riusciti a fare propria o forse hanno ignorato, a causa dell’odio che li ha portati a combattere i musulmani moderati, che a loro parere rappresentano un pericolo maggiore rispetto ai non musulmani, in quanto la moderazione religiosa mina l’ideologia su cui si basa l’essenza dell’estremismo. Quest’ultimo ha tentato di oscurare le basi di questa universalità, fondata su tolleranza e pacifica convivenza, che esorta alla misericordia verso tutti».

Il Segretario Generale della Lega ha sottolineato come le attività umanitarie dell’Organizzazione stessa si fondino sul sostegno ai bisognosi, alle persone colpite da disgrazie ed ai rifugiati in tutti i Paesi del mondo senza distinzione religiosa, confessionale, geografica o etnica, dichiarando che «questo rappresenta il messaggio dell’Islam nel mondo nei confronti dell’umanità, messaggio affermato nei testi della Sharia, che connota la religione islamica come una religione di misericordia per tutti gli esseri umani».

Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante l’incontro tra Al-Issa, presso il suo ufficio a Riad, e l’ambasciatore Michele Cervone D’Urso, capo della delegazione dell’Unione Europea in Arabia Saudita, nonché da Dieter Haller, ambasciatore tedesco nel Regno saudita, accompagnato da una delegazione tedesca di numerosi enti ufficiali, di ricerca, mediatici e think tank della Germania.
Al-Issa ha affermato che la Lega proseguirà nel suo impegno volto alla promozione dei valori di pace, moderazione e fratellanza umana.

Il Segretario Generale della Lega ha sottolineato altresì che i rifugiati devono assurgere a membri attivi dei Paesi ospitanti, rispettandone le costituzioni e le leggi, e comprendendone la cultura. A fronte di ciò, si richiede comprensione per le peculiarità delle comunità islamiche, a favore di una reciproca conoscenza ed integrazione, per garantire una convivenza pacifica e debellare il pericolo di attriti e degenerazioni, evitando di imporre una non saggia uniformazione che annullerebbe le peculiarità, criminalizzandole.

Il Segretario ha poi precisato che la preservazione della peculiarità religiosa deve avvenire esclusivamente nell’alveo dei dettami costituzionali e legali del paese ospitante, che non lasciano spazio al sentimento religioso, aggiungendo che l’Islam annovera tra i suoi più alti valori il rispetto dei patti e dei regolamenti, e che pertanto qualsiasi inadempimento pretestuoso viene completamente rifiutato dall’Islam.

Luigi Medici