ARABIA SAUDITA. Ospitalità in crescita

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L’Arabia Saudita sta assistendo alla crescita del settore ospitalità a seguito del calo dei prezzi del petrolio. il dato è stato rivelato durante il vertice dedicato a questo settore economico, il summit Gulf and Indian Ocean Hotel Investors.

Secondo Arabian Business, «C’è stato un sacco di sviluppo interno rispetto allo sviluppo internazionale, con nuovi progetti. E stiamo assistendo a questo fenomeno in tutto il paese; storicamente, simili sviluppi erano forti a Gedda e Riad, le città sante», ma adesso lo sviluppo del settore ospitalità può dirsi generalizzato.

Definire il termine “sviluppo interno”, significa per il periodico che «un sacco di persone si stanno concentrando sullo sviluppo di alberghi e stanno guardando le opportunità di ospitalità nel corso degli ultimi 24 mesi. Storicamente gli investitori consideravano sì gli sviluppi in Arabia, ma poi drogavano i flussi d’investimento negli Emirati Arabi Uniti e in Europa».

Da quando la gente ha avvertito la “crisi”, ha iniziato a guardare “dentro” il paese e le opportunità di investimento all’interno sono quindi cresciute. Il crollo dei costi di costruzione ha anche reso redditizio lo sviluppo immobiliare in Arabia Saudita, «a parte i costi di costruzione, il governo ha recentemente introdotto una tassa sui terreni liberi (…) In passato non c’erano sanzioni solo per possedere un pezzo di terra nel mezzo della città. Lo si lasciava “vacante”, lo si faceva apprezzare e poi si vendeva all’estero. Ma è intervenuta la decisione presa lo scorso anno di imporre una tassa per il semplice possesso e per il mancato utilizzo», l’importo da pagare come sanzione è pari al 2,5% del valore del terreno.

Questa regola, per cominciare, si applica ad appezzamenti di terra di 10.000 m2 e più e «nella seconda fase sarà applicata ad appezzamenti inferiori ai 10.000 m2», in questa maniera i “signori della terra” non hanno altra scelta che iniziare a svilupparla.

Maddalena Ingroia