ARABIA SAUDITA. MBS telefona a Putin: ARAMCO prevede ripresa entro il 2022

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Il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman ha telefonato il 13 ottobre al presidente russo Vladimir Putin. Durante la telefonata, i due hanno passato in rassegna i mercati petroliferi mondiali, e gli sforzi fatti per raggiungere e mantenere la stabilità, sostenere la crescita dell’economia globale, riporta Saudi Press Agency.

Hanno anche concordato sull’importanza che tutti i Paesi produttori di petrolio continuino a cooperare e a rispettare l’accordo Opec+ per ridurre la produzione di petrolio.

«Durante la chiamata, hanno esaminato le condizioni dei mercati petroliferi globali e gli sforzi compiuti per raggiungere la stabilità e mantenere l’equilibrio per sostenere la crescita dell’economia globale. Entrambe le parti hanno concordato sull’importanza che tutti i paesi produttori di petrolio continuino a cooperare e a rispettare l’accordo OPEC+ per raggiungere questi obiettivi a beneficio sia dei produttori che dei consumatori», prosegue Saudi Press Agency.

Nel frattempo, l’amministratore delegato dell’Aramco Amin Nasser ha dichiarato che la domanda di petrolio dovrebbe tornare ai livelli pre-coronavirus entro il 2022, una volta sviluppato un vaccino entro la fine del prossimo anno, in occasione dell’Energy Intelligence Forum: «Il peggio è sicuramente alle nostre spalle (…) Stiamo assistendo a una ripresa».

In un’intervista con Energy Intelligence, parlando della crisi dovuta alla pandemia, Amin ha osservato: «La mia generazione non ha mai visto niente del genere. Non credo che il mondo abbia mai visto niente del genere… Ma siamo stati in grado di gestire questa crisi mentre effettuavamo una delle più grandi acquisizioni al mondo, l’acquisizione Sabic da 69 miliardi di dollari. Siamo fiduciosi che le cose andranno meglio in futuro». Il capo dell’Aramco ha detto che l’attuale domanda globale di petrolio era di 90 milioni di pbd, ed era in “ripresa”, principalmente dai paesi dell’Asia orientale, con la Cina vicina ai livelli pre-pandemici.

Le prospettive di Nasser erano più ottimistiche di quelle dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, che in un rapporto pubblicato in precedenza aveva affermato che la piena ripresa del mercato petrolifero non sarebbe avvenuta fino al 2023.

Luigi Medici