ARABIA SAUDITA. Il Tadawul entra nella top ten globale

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Il Tadawul, la borsa saudita già la più grande borsa araba, è entrata nella top 10 globale grazie alla quotazione del gigante dell’energia Aramco l’11 dicembre. A pochi minuti dall’inizio delle negoziazioni, la valutazione di Aramco è salita a 1,88 trilioni di dollari, riducendo il valore complessivo di 500 miliardi di dollari di tutte le altre società del mercato saudita.

Questo livello rende la borsa saudita la nona più grande del mondo, secondo Bloomberg, che sta per entrare nella Bombay Stock Exchange e nei mercati canadese e tedesco. Le azioni di Aramco sono salite al massimo del 10% dopo l’apertura, e anche se solo l’1,5% della società è stata venduta in Ipo, la capitalizzazione di mercato è probabile che riceva un altro impulso nella sessione del 12 dicembre.

Il ministro dell’energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, la scorsa settimana, ha detto di aspettarsi che la capitalizzazione di Aramco potesse raggiungere presto i 2000 miliardi di dollari. Fondato nel 1985, Tadawul è stato portato allo status di mercato emergente nel giugno dello scorso anno. Tadawul, che ha 200 aziende quotate in borsa, ha avuto i suoi alti e bassi negli ultimi due decenni.

Il più doloroso è stato un crollo massiccio nel 2006, quando l’indice Tadawul All-Shares Index, Tasi, si è abbassato dal suo massimo storico sopra i 20,634 punti del 25 febbraio 2006 a meno di 8,000 punti, cancellando il 65% dell’indice. Il crollo è stato attribuito principalmente a forti pressioni di correzione dopo sette anni di continui progressi in cui l’indice si è moltiplicato per dieci volte. Ma l’implosione è stata anche attribuita alla mancanza di una regolamentazione sufficiente.

Nel 2008, Tasi ha perso il 56,5% a causa dell’impatto della crisi finanziaria globale che ha colpito quasi tutte le borse mondiali. E nel 2016, il mercato è sceso del 36% dopo che il prezzo del petrolio è sceso a meno di 30 dollari al barile da oltre 100 dollari al barile.

L’Arabia Saudita, il primo esportatore mondiale di greggio, dipende dalle entrate petrolifere per oltre l’80% del reddito pubblico. L’esplosione di Tadawul ha seguito una serie di riforme del mercato e del suo regolatore, la Saudi Capital Market Authority, per facilitare gli investimenti stranieri. Le istituzioni d’oltremare con almeno 3,75 miliardi di royal in gestione sono state autorizzate a investire sul Tadawul, riducendo l’importo richiesto da 18,75 miliardi di riyal.

Il regolatore ha inoltre raddoppiato la quantità di un’azione che gli investitori istituzionali stranieri possono possedere, fino ad un massimo del 10% di una società quotata in borsa, riporta Asia Times.

Antonio Albanese