Caso Abu Ghaith: Ankara smentisce

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TURCHIA – Ankara 14/10/2013. Il ministero degli Esteri turco ha rigettato le notizie di stampa secondo le quali la Turchia tramite canali diplomatici avrebbe messo in guardia l’Iran sul suo presunto tentativo di far passare il genere di Osama bin Laden, Abu Ghaith, in Siria dal suolo turco per lanciare la propaganda anti-Turchia. Riferisce la notizia il quotidiano Hurriyet il 14 ottobre.

La Turchia avrebbe avvertito l’Iran sulla presunta presenza di Abu Ghaith, ex portavoce delle rete di al-Qaeda, che era stato arrestato dalla polizia di Ankara e detenuto per 33 giorni, per essere poi rilasciato nel mese di gennaio; ha riportato il quotidiano turco Türkiye 13 ottobre. Il ministero degli Esteri turco, sentito da Hurriyet Daily News, il 13 ottobre ha negato la sua partecipazione alla vicenda.

Hurriyet ha sottolineato che, in ogni caso, tali questioni dovrebbero essere gestite da funzionari del ministero dell’Interno e Organizzazione per la Sicurezza Nazionale (Mit), ma non dagli Esteri in quanto si tratta di una questione di sicurezza. Abu Ghaith era stato catturato in un hotel di lusso ad Ankara all’inizio di quest’anno e fermato per 33 giorni.

Per Ankara, Ghaith era considerato una persona “apolide”, poiché gli è stata tolta la sua nazionalità kuwaitiana dopo essere comparso in video in cui difendeva gli attacchi dell’indice settembre, minacciando ulteriori violenze.

La polizia turca ha accusato Abu Ghaith di essere entrato illegalmente nel paese dall’Iran, e poteva quindi essere riportato in Iran o in un altro paese di sua scelta. Visto che l’Iran non l’ha accolto, la Turchia ha deciso di mandarlo in Kuwait attraverso la Giordania. Abu Ghaith è stato inviato in Giordania il 1° marzo, lo stesso giorno in cui il segretario di Stato Usa John Kerry ha visitato la Turchia.

La Cia avrebbe iniziato un’operazione di rendition mentre Abu Ghaith passava dalla Giordania al Kuwait: catturato sarebbe stato portato negli Stati Uniti.