Novemila ore di volo per gli AMX di Herat

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AFGHANISTAN – Herat 29/04/2014. Gli AMX schierati nell’ambito della missione ISAF – International Security Assistance Force – hanno raggiunto le 9000 ore di volo in oltre 3000 missioni effettuate a partire dal 7 novembre 2009.

Ghibli è il “nickname” attribuito negli anni novanta all’AMX, un aereo monomotore da attacco e ricognizione, disponibile anche nella versione biposto da addestramento avanzato (AMX-T), frutto della collaborazione industriale tra Italia, con Alenia che detiene il 70,3% del programma, e Brasile, con Embraer che cura il rimanente 29,7%. L’AMX-T è soprattutto velivolo da addestramento e OCU (Operational Conversion Unit), ma ha anche capacità operative assimilabili a quelle del monoposto. Il Ghibli è in grado di svolgere missioni di supporto ravvicinato, ricognizione tattica ed aerocooperazione con le forze di superficie (terrestri e navali). Il velivolo è dotato di un impianto per il rifornimento in volo e, grazie al sistema avionico in dotazione, è in grado di svolgere missioni in qualsiasi situazione climatica.
I velivoli schierati in Afghanistan provengono dal 51° stormo di Istrana e dal 32° stormo di Amendola, sono inquadrati nel gruppo di volo “Black Cats” della Joint Air Task Force comandata dal colonnello pilota Francesco Saverio Agresti e sono impiegati con compiti di intelligence, sorveglianza e ricognizione area a favore del Regional Command West, il comando regionale su base brigata “Sassari” responsabile dell’operazione ISAF nell’area occidentale del Paese.
Per gli uomini dei “Black Cats”, comandati dal maggiore pilota Alberto Faccini, il traguardo odierno, mai più eguagliato da un velivolo da combattimento italiano in operazioni fuori dai confini nazionali dalla fine della seconda Guerra Mondiale, rappresenta un passaggio importante e significativo che è stato possibile raggiungere anche grazie alla professionalità del personale tecnico preposto alla manutenzione degli aeromobili.
“L’impiego di questi velivoli”, ha affermato il comandante del Regional Command West, generale Manlio Scopigno, “costituisce una risorsa di fondamentale importanza nell’ambito della già efficace operatività del contingente multinazionale a guida italiana, particolarmente strategica nelle missioni di supporto tattico ravvicinato alle forze terrestri”.
L’importanza del supporto aereo per un teatro come quello afghano è fondamentale per la sicurezza delle basi e dei movimenti dei nostri militari in territorio ostile e rappresentano un elemento di forte deterrenza nei confronti delle organizzazioni terroristiche che si muovono lungo un territorio vastissimo non sempre raggiungibile alle forze terrestri. Gli AMX sono stati tra i protagonisti di una operazione congiunta tra le forze di sicurezza locali e dei militari del contingente italiano in Afghanistan durante il periodo immediatamente precedente alle elezioni presidenziali. L’intervento aereo è avvenuto non appena avuta la certezza, da parte di fonti intelligence nazionali, della identificazione ed esatta localizzazione di un’auto allestita per essere utilizzata come Vehicle Borne – IED. La missione è stata pianificata e condotta dagli equipaggi e dal personale dell’Aeronautica Militare in concorso con altri assetti e componenti del RC-W presenti presso la Base di Herat e si è conclusa nella notte in pochissime. L’intervento ha portato all’arresto di due importanti leader talebani, al sequestro di un grosso quantitativo di armi, munizioni ed esplosivo e all’individuazione di un’autobomba, distrutta nella notte dagli elicotteri d’attacco “Mangusta” e dai caccia AMX del contingente italiano, intervenuti nel distretto di Bala Bouluk, in provincia di Farah, duecento chilometri a sud di Herat. Gli arrestati, noti alla polizia locale per essere a capo di pericolose cellule terroristiche operanti nell’area di Shindand, erano diretti a Herat per ricongiungersi con altri gruppi eversivi della zona.