All’est Europa piace la Cina

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di Tommaso dal Passo  CINA – Pechino 17/10/2016. La maggior parte degli intervistati nell’Europa centrale e orientale toccati dall’iniziativa cinese della Nuova Via della Seta hanno un atteggiamento positivo verso la crescita economica della Cina, ritenendo che lo slancio proseguirà per i prossimi 10 anni. Si tratta dei risultati di un recente sondaggio pubblicato dal Zhōngguó Rìbào/ China Daily, secondo cui il 37 per cento degli intervistati ha dichiarato di credere che l’economia cinese goda di una crescita stabile, mentre un altro 33 per cento ha detto che è una crescita veloce.

Il dato del 37 per cento è inferiore rispetto al 74 per cento di credibilità per le aziende giapponesi e al 61 per cento per quelli provenienti dagli Stati Uniti.

Il  2016 Chinese Enterprise Global Image Survey Report on Central and Eastern Europe ha intervistato 2000 residenti di età compresa tra i 18 e i 65 anni in Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria e Romania tra luglio e settembre.

L’iniziativa economica di Pechino ha lo scopo di incrementare il commercio e la connettività in Asia, Europa e Africa; toccando 60 paesi e regioni con una popolazione totale di 4,4 miliardi; prevede la cooperazione globale nel settore delle infrastrutture, della logistica e della capacità di produzione.

Secondo il sondaggio, il 55 per cento degli intervistati crede che le aziende cinesi siano in grado di portare prodotti di qualità ai loro mercati, e il 42 per cento pensa che le imprese cinesi potranno creare posti di lavoro.

Grandi progetti infrastrutturali sono stati lanciati in Europa centrale e orientale, tra cui un hub ferroviario a Lodz, in Polonia, e acciaierie e centrali nucleari nella Repubblica Ceca con un investimento fatta dalla Cefc China Energy di Shanghai.

I paesi dell’Europa centrale e orientale sarebbero quindi particolarmente interessati a collaborare con la Cina su progetti infrastrutturali. In questo settore la Yingli Green Energy Holding Co, una delle più grandi aziende di energia solare della Cina, ha iniziato i colloqui con almeno 10 aziende in Europa centrale e orientale per progetti di energia solare.