Babacar Ndiaye è un ingegnere che da sempre si occupa di canalizzazione dell’acqua, una risorsa fondamentale per sopravvivere, ancor più valorizzata in Africa, dove per lunghi periodi non piove. Secondo un calcolo dell’ingegnere, in Senegal ogni anno scorrono circa 35 miliardi di metri cubi di acqua rinnovabile, di cui 31 miliardi in acque superficiali e s 4miliardi di metri cubi che scorrono sotto terra.
Peccato però, stando sempre alle parole dell’ingegnere, che il loro contributo sia marginale in agricoltura. «Dato che il nostro potenziale idraulico è elevato, ha dichiarato l’ingegnere, in un workshop a Dakar organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Impianti rurali, è davvero indispensabile porre l’accento sulla gestione delle risorse idriche per la promozione di un’agricoltura efficiente e competitiva». «In Senegal, l’irrigazione artificiale praticamente non esiste. Il metodo utilizzato per innaffiare le coltivazioni è essenzialmente di tipo pluviale e questo comporta il sotto utilizzo del terreno per tutto il periodo stagionale al di fuori di quello delle piogge». Legato a questa incapacità di sfruttare l’acqua vi è legata la disoccupazione e quindi l’esodo rurale. L’obiettivo del ministero per l’agricoltura è quello, attraverso un piano di irrigazione destagionalizzata di invertire questa tendenza in 5 anni.
Babacar Ndiaye ha proposto ai responsabili politici di prendere in considerazione la creazione di strutture che rispondono ai bisogni degli agricoltori sfruttando soprattutto le acque sotterranee. L’ingegnere ha suggerito di esplorare le zone rurali che consentiranno alla popolazione agricola su lavorare si vaste aree 1.000-3.000 ettari integrando contemporaneamente i piccoli proprietari. Gli esempi da seguire per l’ingegnere sono la Tunisia e il Marocco, che, secondo lui, sono stati in grado di sviluppare la propria agricoltura con un uso efficiente delle risorse idriche.
La gestione delle risorse agricole per il Senegal e per altri Paesi africani potrebbe essere il perno per dare vita allo sviluppo. I prodotti agricoli infatti sono sempre più richiesti nel mondo perché è in costante crescita la demografia mondiale e ancora perché molti prodotti agricoli vengono utilizzati per produrre energia. I proventi che le regioni africane incasserebbero dai prodotti agricoli potrebbero essere reinvesti sul mercato interno dando una accelerazione alla crescita di tutto il continente.