Il presidente algerino, Abdelaziz Bouteflika, ha nominato primo ministro Abdelmalek Sellal (64 anni) come premier il 3 settembre, ponendo termine ad un periodi d’incertezza politica durata 4 mesi dopo le ultime elezioni parlamentari.
Dopo le elezioni del 10 maggio (vinte dal fronte di liberazione nazionale), un nuovo governo avrebbe dovuto insediarsi, ma lo scontro politico sopra le righe ha fatto ritardare la decisione. Secondo prassi, il premnier uscente Ahmed Ouyahia si sarebbe dovuto dimettere dopo le elezioni e il presidente avrebbe dovuto o richiamarlo per un nuovo incarico o designare un’altra persona. Non è accaduto nulla di ciò e questo fatto ha paralizzato la vita politica dell’Algeria (partner strategico per l’Ue in quanto fornitore di gas), fino a quando una dichiarazione di Bouteflika ha annunciato «la cessazione delle funzioni del premier uscente che ha presentato le sue dimissioni». Così il settantacinquenne Bouteflika ha potuto chiamare Sellal. Il presidente incaricato è un tecnocrate non iscritto a nessun partito, in precedenza ministro delle Risorse Idriche e poi, sempre in qualità di ministro membro di diversi governi. Nel 2004 è stato direttore della campagna elettorale dello stesso presidente e ha svolto incarichi di rilievo nella campagna del 2009.