ALGERIA. Algeri fatica a rispettare le nuove forniture di gas all’Italia

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Secondo le indagini di AlgeriePart, la società algerina Sonatrach fatica a reperire i volumi aggiuntivi di gas naturale promessi dall’Algeria all’Italia e questo accordo potrebbe non essere attuato nei tempi previsti. Nell’arco di una settimana sono stati organizzati 3 incontri di crisi presso la direzione generale di Sonatrach per discutere di soluzioni urgenti per concretizzare i nuovi impegni gas conclusi tra Algeria e Italia il 19 luglio 2022 durante il 4° vertice italo-algerino ad Algeri e il negoziato dall’11 aprile 2022 durante la visita del Primo Ministro italiano Mario Draghi.  

Nell’aprile 2022 la società nazionale di idrocarburi Sonatrach e la sua controparte italiana Eni avevano firmato un contratto di fornitura di gas, i cui dettagli non sono stati resi noti. Nel corso di una visita di Stato del Presidente algerino in Italia a fine giugno 2022, i due gruppi hanno firmato anche un accordo per lo sviluppo di giacimenti a gas e l’avvio di un progetto pilota per la produzione di idrogeno verde in Algeria.

Durante la vista ad Algeri di Mario Draghi il 18 luglio 2022, è stato firmato un nuovo contratto di fornitura di gas per ridurre la forte dipendenza energetica del dell’Italia dalla Russia. Da inizio anno l’Algeria ha fornito all’Italia 13,9 miliardi di m3, superando del 113% i volumi inizialmente previsti. Ma il nuovo accordo firmato tra Sonatrach ed Eni prevedeva la consegna in Italia di ben altri 6 miliardi di m3 entro la fine del 2022, secondo l’agenzia ufficiale algerina APS.

Per il quotidiano algerino AlgeriePart il nuovo accordo concluso tra Algeria e Italia prevedeva infatti una quantità di 9 miliardi di M3 che dovrà essere consegnata da novembre 2022 fino a fine 2023 e inizio 2024. Quindi, dal prossimo novembre, Sonatrach dovrebbe aumentare le sue forniture di gas naturale all’Italia per 1 miliardo di M3 al mese. La stessa quantità di gas naturale era destinata a dicembre 2022. Tuttavia, Sonatrach sta già lottando per mobilitare le capacità di produzione necessarie per spedire questi 2 miliardi di M3 di volumi aggiuntivi di gas naturale in Italia. Per ora, Sonatrach può mobilitare solo 200 milioni di M3 di volumi aggiuntivi per il prossimo novembre.

Secondo AlgeriePart, un nuovo audit interno svolto dalla direzione generale di Sonatrach ha mostrato che la società nazionale di idrocarburi non ha la capacità di mantenere l’impegno registrato nel nuovo accordo gas concluso con l’Italia. Degli ulteriori 9 miliardi di M3 che gli italiani stanno cercando, Sonatrach riesce a malapena a mobilitare 4 miliardi di M3.

Secondo diverse fonti ben collegate all’interno di Sonatrach, spiega il quotidiano algerino, questo nuovo accordo sul gas con l’Italia costringe l’Algeria a mobilitare “le capacità di trasporto disponibili del gasdotto (Transmed) per garantire una maggiore flessibilità nell’approvvigionamento energetico e per fornire gradualmente volumi di gas crescenti a partire dal 2022, (per raggiungere) 9 miliardi di m3 di gas (aggiuntivi) all’anno nel 2023-24”.

Eni, presente in Algeria dal 1981, gestisce con Sonatrach il gasdotto TransMed che collega il Paese all’Italia, passando per la Tunisia. Può trasportare fino a 32 miliardi di m3 di gas naturale all’anno. Prima della conclusione di questo nuovo accordo sul gas, l’Algeria ha esportato una media di 22 miliardi di m3 attraverso il gasdotto Transmed. È questa capacità aggiuntiva di 10 miliardi di m3 che l’Italia vuole sfruttare con l’Algeria per aumentare le sue forniture di gas naturale.

Solo che nelle attuali condizioni che caratterizzano la produzione algerina di gas naturale, resta impossibile mobilitare tali volumi aggiuntivi. L’ultimo audit interno di Sonatrach mostra che è possibile iniettare solo 3,5 miliardi di M3 nel TransMed. Questa quantità può essere aumentata a 4 miliardi di M3 se Sonatrach priva i suoi 6 complessi di produzione di gas naturale liquefatto (GNL) della fornitura di 500 M3 di gas naturale.

Redazione