Algeria, 54 partiti per le legislative

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In Algeria 54 partiti si apprestano a scendere in campo per la tornata delle legislative che si terrà il 10 maggio. Recentemente ben 21 nuovi schieramenti hanno avuto il via libera a presentarsi alle urne aggiungendosi ai 23 già esistenti. In tutto si presenteranno 893 liste di nuovi candidati a cui vanno aggiunte 900 liste presentate dai soggetti autorizzati secondo il vecchio diritto.

Se aggiungiamo a queste, gli “indipendenti” arriviamo alla somma di 2.053 liste già registrate dai servizi autorizzati wilayas. Questi dati sono stati forniti dal Segretario Generale del Ministero degli Interni e governo locale, il signor Abdelkader Ouali, giovedi 5 aprile a Orano, in occasione di un incontro con un gruppo di dirigenti provenienti da 14 province occidentali per discutere degli ultimi aspetti pratici del processo elettorale. In 5 mesi l’Algeria ha vissuto una rivoluzione silenziosa che ha confermato la possibilità di istituzioni democratiche e repubblicane. Sono stati, infatti, varati cinque testi che disciplinano il comune, la Wilaya, associazione, i partiti politici e la legge elettorale creando così nuove opportunità per l’azione dei cittadini. Si espande lo spazio di rappresentazione, garantito realizzato in conformità con la scelta popolare e fornisce nuove regole di “partnership” tra i contendenti per la rappresentazione (i candidati e partiti politici), gli architetti del processo di voto (amministrazione) e la garanzia di neutralità e di rispetto per le elezioni costituzionali (giudici). Faticosamente dunque il paese cerca di uscire da una situazione politica difficile. Il Presidente della Repubblica mira con queste nuove leggi alla costruzione della pace sociale. I cinque testi approvati vedono un’imponente presenza delle donne in tutti gli organi eletti. Su 25.800 candidati che concorrono alle elezioni del 10 maggio ci sono in lista 7.646 donne oltre 30%, con una-due candidati a livello universitario. L’Assemblea Nazionale passa da che da 389 a 462. Si abbassa l’età legale per candidarsi alle elezioni da 40 a 35 anni per essere un candidato per il Senato da 28 a 25 anni nel NPC e 25 a 23 anni con APW e APC. Questa maggiore apertura porterà più giovani nel consesso politico dando vita a una nuova élite politica. Per Abdelkader Ouali, «in questa marcia verso la costruzione di questa amministrazione gioca un ruolo di cittadinanza che si inserisce nel registro di neutralità, professionalità e stretta aderenza alla legge»