Al Qaeda nella penisola arabica (AQAP) da circa un anno ha messo in moto i propri militanti alla conquista delle città nella provincia meridionale dello Yemen di Abyan.
AQAP ha dunque iniziato la sua offensiva Yemen, la mossa è stata fatta proprio mentre in Yemen si stavano sfidando fazioni rivali militari per la gestione del potere. Questo ha lasciato il governo distratto e incapace di sfidare il controllo dei militanti sulle città. All’inizio di maggio, il presidente yemenita Abd Rabboh Mansour Hadi ha ordinato ai militari di riprendere la battaglia contro AQAP con il sostegno di Washington, Riyadh e una serie di tribù locali dei secessionisti del sud. L’esercito ha preso il controllo di Batis, circa 16 km (10 miglia) a nord della roccaforte AQAP di Jaar, l’11 giugno. L’esercito yemenita ha poi continuato a spingersi verso sud, verso la roccaforte militante di Zinjibar. AQAP si è ritirata da queste località. Ora l’esercito yemenita sta rivolgendo la sua attenzione su altre zone controllate da AQAP, come la città di Shaqra. Ma non bisogna cantare vitoria perché anche se al momento AQAP è stata fermata i militanti legati ad al Qaeda continueranno probabilmente la rivolta.