Il 28 agosto 2020, la storica formazione al-Qaeda nella Penisola Arabica, Aqpa, conosciuta anche con il nome di Ansar al-Sharia in Yemen, ha rilasciato, mediante la propria casa di produzione, al-Malahem Media, un nuovo e interessante video ufficiale intitolato ‘Who’s For Bin Zayid? He has wronged Allah and His Prophet’.
Il titolo di questo prodotto mediatico, seppur riadattato all’esigenze del tempo, è ispirato a un hadith di Maometto che tratta di Ka’b bin Al-Ashraf, un ebreo di Medina ucciso per ordine stesso del Profeta dopo la Battaglia di Badr in quanto in combutta con altri, per una serie di ragioni, contro i musulmani. L’inizio dell’hadith recita quanto segue: «Chi è pronto ad uccidere Ka’b bin Al-Ashraf che ha veramente ferito Allah e il Suo Profeta? […]». Invece, il video di al-Malahem Media, il cui protagonista è lo Sceicco Ibrahim al-Qusi (conosciuto anche come Khubayb al-Sudani), è stato realizzato contro Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi, anch’esso colpevole di aver fatto un torto ad Allah e al suo Profeta Maometto, così come Ka’b bin Al-Ashraf.
L’errore commesso da Bin Zayed è noto alla sfera jihadista: l’accordo, annunciato il 13 agosto 2020, tra Emirati Arabi Uniti e lo Stato d’Israele, finalizzato alla normalizzazione delle relazioni tra i due paesi. Il video, della durata di circa undici minuti, dopo aver mostrato immagini dei nemici della Palestina, ricorda a Bin Zayed, così come a tutti i nemici dei musulmani, che, dopo l’accordo che fu fatto tra l’Egitto e lo Stato d’Israele nel 1979, l’allora Presidente egiziano, Anwar al-Sadat, venne ucciso da membri della formazione al-Jihad al-Islami al-Misri.
Di conseguenza, al-Qaeda nella Penisola Arabica, Aqpa, guidata oggi da Khalid Batarfi dopo la morte di Qasim al-Raymi, mediante questo video, ha voluto inviare un avvertimento a chiunque pensi di stringere in futuro rapporti con Israele a discapito dei diritti dei musulmani di Palestina.
Una minaccia non inedita per al-Qaeda e che risulta essere sempre più frequente dopo il riconoscimento da parte USA di Gerusalemme come capitale dello Stato d’Israele avvenuto nel dicembre 2017. Un riconoscimento che ha portato i qaedisti alla nota campagna ‘al-Quds will never be Judaized’ che ha visto la realizzazione di alcune grosse operazioni in Kenya, una in Mali e una in Somalia.
È da segnalare che, sebbene non ci siano state notizie di eventuali collegamenti, l’agenzia stampa qaedista Thabat ha riportato sui propri canali dell’esplosione avvenuta in un ristorante di Abu Dhabi in data 31 agosto 2020. I supporter di al-Qaeda, pur non rivendicandone alcuna responsabilità, sottolineano che il locale esploso si troverebbe a 4 km dall’aeroporto dove è atterrato, nella medesima data, il primo aereo commerciale partito da Tel Aviv.
Sempre l’agenzia pro al-Qaeda, Thabat, ha riportato anche di una seconda esplosione, in un altro ristorante di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, evitando tuttavia di fornire altre informazioni in merito a quest’ultima. Fonti social locali, però, collocano questa nuova esplosione a Dubai.
Redazione