Al Asad come Tabqa?

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ITALIA – Roma 18/02/0215. Lo Stato islamico ha bruciati vivi 45 iracheni nella città di Khan al-Baghdadi il 17 febbraio, mentre sta cingendo d’assedio la base di Al Asad. 

Non è chiaro chi fosse le vittime, probabilmente un mix di prigionieri iracheni e combattenti di tribù filo-governative. Tra le vittime figurerebbero anche alcune delle famiglie dei militari regolari iracheni. Il luogo dell’esecuzione sarebbe Khan al-Baghdadi, a soli 5 km dalla base aerea Al Asad, cinta d’assedio dalle forze dello Stato Islamico e in cui sono presenti 450 marines statunitensi. Si può notare e si è registrata una crescita esponenziale di Isis ogni sei mesi, se le cose dovessero proseguire in questo modo in due anni, termine del mandato presidenziale democratico di Barack Obama, lo Stato Islamico potrebbe controllare una fetta considerevole della Libia, parti dell’Egitto, la maggior parte della Siria e la sorte dei curdi dell’Iraq sarà appesa ad un filo. Per allora probabilmente potremmo vedere la parte occidentale del Pakistan e l’Afghanistan orientale diviso tra lo Stato Islamico e i talebani vicini ad al Qaeda. In Nigeria, Mali, Marocco, Algeria e altri paesi del Maghreb si potrebbero verificare conflitti aperti in questo lasso di tempo. In alcuni di questi paesi ci sono già conflitti aperti e altri li starebbero incubando. La base di al-Asad è una grande base e occorrerà una forza considerevole, e tempo, per spezzare completamente l’assedio. Come hanno dimostrato la caduta della base della XVII divisione dell’esercito siriano e della base aerea di Tabqa , lo Stato Islamico ha raffinato le sue tecniche di assedio e combattimento. L’attuale assedio di al-Asad ha già mostrato molte di queste lesson learned. Di ora in ora di sta facendo più rischiosa la situazione per le truppe presenti nella base, senza che allo stato stia per essere presa una azione decisa da parte delle forze statunitensi per togliere d’impaccio i soldati della base. Anche in questo caso, lamentano alcuni commentatori statunitensi, la “sociologia” sta prendendo il sopravvento su una decisa risposta per salvaguardare la vita degli istruttori Usa e delle truppe irachene che rischiano di fare la stessa fine dell’ufficiale giordano e dei piloti siriani uccisi barbaramente dallo Stato Islamico.