AGRICOLTURA. L’UE punta alla riconversione verde

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Il 28 maggio scorso, l’Unione Europea ha predisposto 1.850 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, al fine di finanziare le politiche europee future. Tale somma è soprattutto destinata alle risorse naturali e al clima, incluso quanto previsto dalla PAC (Politica Agricola Comunitaria) per quanto riguarda il “Just Transition Fund” (Fondo per una Giusta Transizione) con un supporto di circa 40 miliardi di euro. Tale iniziativa dovrebbe aiutare gli Stati membri ad accelerare il processo verso la neutralità climatica e il passaggio ad un’economia “verde”. Anche il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale ha stanziato nuovi fondi (15 miliardi di euro), a beneficio delle zone rurali, per ottemperare al “Green New Deal” e raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati dal Farm to Fork.

L’Unione Europea – preso atto anche del problema della crescita demografica, per il quale entro il 2050 la produzione alimentare mondiale dovrà almeno raddoppiare – intende cercare di conciliare tale esigenza con criteri di sostenibilità. Il quadro è ormai messo a rischio dai cambiamenti climatici, dalla perdita di biodiversità e dalla crescente scarsità di acqua. Negli ultimi decenni la politica agricola europea si è quindi rinnovata proprio per sostenere gli agricoltori ad operare in un contesto fortemente mutato e rispondere comunque alle aspettative dei cittadini. Grande attenzione è stata posta sulla qualità dei generi alimentari e la filiera di fornitura e lavorazione dei prodotti agricoli. Attraverso i suoi finanziamenti, l’UE tenta d’indirizzare gli agricoltori verso pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

La transizione verso la neutralità climatica offrirà nuove opportunità e metterà alla prova regioni e settori in modo diverso. Al fine di aiutare le zone più vulnerabili a gestire gli impatti socio-economici di tale passaggio, la Commissione ha proposto (gennaio 2020) il Meccanismo di Giusta Transizione con un fondo di 100 miliardi di euro basato su tre pilastri: 1) Fondo per una Giusta Transizione; 2) Schema per una Giusta Transizione nell’egida d’investimenti UE; 3) Prestito facilitato pubblico. Il Meccanismo rientra nel Programma d’investimenti dello European Green Deal (1 trilione di euro).

In conseguenza della crisi da Covid-19, non solo è divenuta più urgente la necessità di una “riconversione verde”, ma anche quella di dare supporto alle regioni più esposte. È perciò che la Commissione Europea intende rafforzare il Meccanismo di Giusta Transizione come parte della sua risposta alla crisi e nuova proposta di bilancio a lungo termine. Il budget complessivo del Fondo per una Giusta Transizione verrà aumentato di 40 miliardi e lo Schema per una Giusta Transizione rafforzato in termini d’investimenti UE.

Attualmente è previsto che il Meccanismo di Giusta Transizione mobiliti almeno 150 miliardi di euro, tra investimenti pubblici e privati. Il finanziamento sarà utilizzato per alleviare gli impatti socio-economici della “riconversione verde”, nelle regioni maggiormente implicate, ad esempio favorendo una riqualificazione dei lavoratori, aiutando lo SME a creare nuove occasioni di sviluppo economico, e in generale la diversificazione delle attività, investendo nel futuro delle regioni più colpite.

Redazione