AGRICOLTURA. La strategia per un cibo sostenibile

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Il settore dell’Agricoltura risulta trasversale a tutte le 7 iniziative prioritarie di Europa 2020, ma rientra a pieno titolo nei propositi di Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse che implica un fondamentale cambiamento di mentalità sia per i consumatori che per i produttori e interessa l’energia, i trasporti, il clima, l’ambiente, l’agricoltura, la pesca e la politica regionale. La strategia Europa 2020 intende creare un contesto per un’economia più verde e competitiva, basata sull’uso efficiente delle risorse e soprattutto un’Europa fondata su una crescita sostenibile.

Il principale strumento dell’Unione europea per l’Agricoltura resta la PAC (Politica Agricola Comune) che oggi dovrebbe garantire una produzione agricola sostenibile mediante incentivi per beni e servizi eco-compatibili. La priorità del Consiglio “Agricoltura e pesca” durante la presidenza croata sarà infatti di proseguire i lavori sulle attuali proposte legislative riguardanti la PAC post-2020 e il regolamento transitorio. Per la PAC post 2020, la Commissione europea ha proposto di passare da una politica basata sulla conformità alle norme ad una basata sull’efficacia dell’attuazione, concentrandosi sugli output e sui risultati (il “nuovo modello di attuazione“).

L’UE ritiene che un ambiente tutelato sia essenziale per sostenere il settore dell’Agricoltura. Circa la metà del territorio dell’UE è utilizzato a fini agricoli e la gestione in tal senso della terra ha favorito il mantenimento di una ricca varietà di panorami e habitat. Senza contare che l’integrità ecologica e il richiamo a livello paesaggistico ha reso tali zone delle ideali mete turistiche ed abitative. D’altro canto è vero che, all’inverso, pratiche agricole e uso della terra inappropriati possono determinare conseguenze negative, come: 1) inquinamento di suolo, acqua e aria; 2) frammentazione degli habitat; 3) perdita di fauna selvatica.

L’integrazione nella PAC delle problematiche connesse all’Agricoltura mira a registrare i rischi del degrado ambientale e ad aumentare la sostenibilità a favore degli ecosistemi rurali. È fin dal 1992 che la PAC è stata progressivamente adattata agli scopi della sostenibilità, inclusa la protezione ambientale. Questo sviluppo è divenuto palese nel processo di riforma designato a spostarsi dal sostegno a prezzo e produzione ad una politica di aiuti al reddito diretto e misure di sviluppo rurale.L’Agricoltura nell’UE deve assolutamente affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e sviluppare nuove politiche e pratiche per la riduzione delle emissioni di gas serra. Analizzare i rapporti che intercorrono con l’ambiente può consentire d’identificare l’andamento di un’interazione in costante evoluzione.

Scaturita da tali riflessioni, l’iniziativa “Farm to Fork” ha lo scopo di rendere più sostenibile il settore alimentare e dell’Agricoltura. Non solo riduzione dell’inquinamento causato dalle grandi imprese agricole e dall’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, ma anche abbattimento dello spreco alimentare. La strategia per un cibo sostenibile costituisce una componente chiave dell’“European Green Deal” (11 dicembre 2019) con cui la Commissione, guidata da Ursula von der Leyen, aveva già dichiarato l’intenzione di promuovere l’agroecologia. 

La transizione ambientale del Green New Deal for Europe prevede 50 azioni per il 2050. Si passa dallo sviluppo di fonti energetiche più pulite a tecnologie ecologiche per “riconciliare l’economia, la produzione e il consumo con la protezione del nostro pianeta”. L’obiettivo è sviluppare una visione per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari dell’UE e globali (economici, ambientali e sociali) lungo la catena di approvvigionamento alimentare (agricoltura, trasformazione e consumo degli alimenti) “dal produttore al consumatore” per progettare un sistema alimentare giusto, sano e rispettoso dell’ambiente.

Redazione