AGRICOLTURA. Finanza Green per i settori bloccati dal COVID-19

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La pandemia da Covid-19, aggravando la crisi economica che già era in atto e aumentando anche la crisi climatica e ambientale, ha richiesto nuovi, urgenti provvedimenti per aiutare agricoltori e pescatori europei onde evitare l’interruzione delle forniture alimentari. Mentre i ritardi nei flussi transfrontalieri di merci agricole sono stati risolti con l’introduzione delle cosiddette corsie verdi, le quali consentono la circolazione di veicoli che trasportano merci critiche, i settori dell’acquacoltura, dell’agricoltura e della pesca stanno ancora affrontando gravi difficoltà. I produttori alimentari sono alle prese con carenze di manodopera a causa della sospensione della libera circolazione dei lavoratori stagionali. Inoltre, il settore agricolo ha perso clienti importanti con la chiusura di hotel e ristoranti.

Il 15 aprile la Commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha accolto con favore i piani della Commissione per aiutare il settore agroalimentare e ha chiesto un’azione più mirata, comprese misure di mercato come lo stoccaggio privato. Durante la sessione plenaria del 17 aprile, i deputati europei hanno poi approvato l’assistenza finanziaria per le comunità di pescatori duramente colpite e gli agricoltori di acquacoltura. Una serie di provvedimenti di emergenza sosterrà tali settori, comprese maggiori possibilità di aiuti di Stato e nuove misure attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

Il 22 aprile la Commissione ha annunciato ulteriori misure eccezionali per contrastare la crisi da Covid-19, tra cui aiuti all’ammasso privato di prodotti lattiero-caseari e di carne, una maggiore flessibilità nei programmi di sostegno del mercato e una deroga dalle regole di concorrenza per i settori del latte, dei fiori e delle patate. La Commissione ha inoltre proposto che i paesi dell’UE, con fondi di sviluppo rurale rimanenti, possano utilizzarli per fornire sostegno agli agricoltori e alle piccole imprese agroalimentari. il nuovo regolamento sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura è entrato in vigore sabato 25 aprile 2020. 

Durante la riunione svoltasi in videoconferenza lo scorso 13 maggio, i ministri dell’Agricoltura degli Stati membri hanno chiesto alla Commissione europea di presentare un secondo pacchetto di misure eccezionali di mercato per mitigare l’impatto negativo dell’epidemia di Covid-19 sui settori agroalimentare e della pesca nell’UE. Diverse delegazioni hanno affermato la necessità di stanziare ulteriori risorse finanziarie per attivare gli aiuti all’ammasso privato ed altre misure di sostegno per i settori più colpiti come quelli avicolo, suinicolo, ortofrutticolo (patate), vinicolo, florovivaistico e della produzione di carne di vitello (Olanda, Italia, Francia e Belgio sono particolarmente interessati a quest’ultimo, insieme all’Irlanda).

Ora la sfida è che la ritrovata intesa Germania-Francia per il Recovery Fund da 500 miliardi di euro, incontri l’approvazione della Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, la quale dovrà riuscire a mediare tra la proposta e il Nord Europa, che invece si oppone a trasferimenti di denaro ai Paesi del Sud, in stato di necessità per l’emergenza Covid-19, se non nella forma di prestiti.

Redazione