AFRICA. Washington vorrebbe ridurre le forze speciali

122

I piani provvisori per ridurre la presenza degli uomini delle forze speciali degli Stati Uniti dispiegati in Africa stanno suscitando reazioni miste da parte di esperti militari americani. Il New York Times ha detto che la riduzione potrebbe diminuire il numero di commando sul continente dai circa 1.200 attuali a 700 nei prossimi tre anni. 

Anche se il Pentagono ha concordato sulle linee generali delle riduzioni, le decisioni finali non sono state prese, riporta VoA. La proposta fa seguito a una indagine del Pentagono sulla morte, avvenuta ad ottobre 2017, di quattro berretti verdi statunitensi attaccati e uccisi durante un pattugliamento in Niger. Gli investigatori del Pentagono hanno riscontrato molteplici carenze, tra cui addestramento e supervisione inadeguati. L’incidente ha spinto alcuni membri del Congresso a chiedere di ridurre la presenza degli Stati Uniti nella regione del Sahel, una delle più volatili al mondo. In un comunicato il Pentagono ha affermato che gli Stati Uniti valutano costantemente il dispiegamento di forze in tutto il mondo e si adeguano in base alle necessità: «Il Joint Chief of Staff esamina costantemente i piani, le operazioni e gli investimenti militari in tutto il mondo per sviluppare le migliori opzioni che affrontano minacce agli interessi nazionali degli Stati Uniti in costante evoluzione (…) Queste autovalutazioni periodiche e olistiche dell’esercito statunitense sostengono il nostro vantaggio militare globale e ottimizzano l’applicazione delle risorse del governo statunitense. Tuttavia, al momento non c’è stata alcuna direzione per regolare la dimensione della forza in Africom».

La proposta di riduzione giunge in un momento in cui sia la Cina che la Russia stanno aumentando la loro presenza militare nel continente africano. A maggio, Pechino ha annunciato che avrebbe ospitato un forum Cina-Africa sulla difesa e la sicurezza quest’estate, secondo Xinhua; mentre il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in visita in Ruanda, ha detto che i due paesi stanno approfondendo la cooperazione sui sistemi di difesa aerea, nell’ambito di un partenariato più ampio, sempre secondo Xinhua.

Luigi Medici