AFRICA OCCIDENTALE. Forza congiunta nel Sahel dei paesi golpisti

29
Screenshot

I paesi dell’Africa occidentale guidati da giunte militari, Niger, Burkina Faso e Mali, hanno creato una forza congiunta che sarà presto schierata nella regione del Sahel contro la crescente violenza estremista, ha affermato mercoledì il ministro della Difesa del Niger.

La forza di 5.000 uomini sarà dislocata nei tre paesi, ha affermato Salifou Mody durante un’intervista alla televisione di stato, aggiungendo che alcune operazioni congiunte hanno già avuto luogo, riporta BneIntelliNews.

Il Niger e i suoi vicini Mali e Burkina Faso hanno combattuto per oltre un decennio un’insurrezione combattuta da gruppi jihadisti, tra cui alcuni alleati con al-Qaeda e il gruppo dello Stato islamico. Dopo i colpi di stato militari in tutte e tre le nazioni negli ultimi anni, le giunte al potere hanno espulso le forze francesi e si sono rivolte alle unità mercenarie della Russia per assistenza alla sicurezza.

Mody ha anche affermato che la forza avrà il proprio personale, così come risorse aeree, terrestri e di intelligence e un sistema di coordinamento: “Siamo nello stesso spazio. Affrontiamo gli stessi tipi di minacce, in particolare questa minaccia da parte di gruppi criminali”, ha affermato il ministro della Difesa. “Abbiamo dovuto unire i nostri sforzi”.

La situazione della sicurezza nel Sahel è peggiorata da quando le giunte hanno preso il potere, affermano gli analisti, con un numero record di attacchi e civili uccisi sia dai militanti islamici che dalle forze governative. La violenza in Niger, Mali e Burkina Faso ha ucciso più di 3.470 persone negli ultimi sei mesi, mentre 2,6 milioni di persone sono attualmente sfollate, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Dopo essere salite al potere, le giunte nei tre paesi hanno lasciato la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale, il blocco regionale di quasi 50 anni noto come ECOWAS, e hanno creato la propria partnership per la sicurezza, l’Alleanza degli stati del Sahel, a settembre dell’anno scorso.

Niger, Mali e Burkina Faso, infatti, si sono formalmente ritirate dall’ECOWAS, ha affermato l’organismo il 29 gennaio; il culmine di un processo durato un anno durante il quale il gruppo ha cercato di evitare una disintegrazione senza precedenti.

Il ritiro dei tre paesi, annunciato per la prima volta un anno fa, “è diventato effettivo oggi”, ha affermato l’ECOWAS in una dichiarazione. Il blocco, tuttavia, ha affermato di aver anche deciso di “tenere aperte le porte dell’ECOWAS”, chiedendo alle nazioni membri di continuare a concedere al trio di nazioni privilegi di appartenenza, tra cui la libera circolazione all’interno della regione con un passaporto ECOWAS.

Tommaso Dal Passo 

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/