
La regione EAC deve ancora affrontare nuove sfide commerciali, nonostante l’eliminazione di dieci restrizioni commerciali Gli Stati partner della Comunità dell’Africa orientale hanno tolto 10 barriere non tariffarie – Bnt, mentre ne sono emerse quattro di nuove.
È quanto emerso durante la 42a riunione del Consiglio settoriale dei ministri del Commercio, dell’Industria, delle Finanze e degli Investimenti, Sctifi, svoltasi di recente presso la sede dell’EAC ad Arusha, in Tanzania, riporta Garowe On line.
I ministri sono stati informati che otto Bnt sono rimaste in sospeso e sono a diversi livelli di risoluzione. La sessione ministeriale del 42° Sctifi, presieduta dal ministro del Commercio, dei Trasporti, dell’Industria e del Turismo del Burundi, Marie Chantal Nijimbere, ha quindi ordinato agli Stati partner di risolvere tutti i Btn in sospeso.
Durante l’incontro dei ministri, il Sud Sudan è stato accusato di far pagare i visti ai cittadini dell’Eac, in particolare a quelli del Ruanda e del Burundi, e i cittadini dell’Eac che si sono recati nel Paese si sono lamentati dei costi dei visti all’aeroporto internazionale di Juba. La riunione ha inoltre chiesto agli Stati partner che ancora impongono l’obbligo del visto ai cittadini della Eac di eliminarlo entro novembre 2023.
I ministri hanno espresso preoccupazione per il fatto che gli Stati partner impongano ancora l’obbligo di visto ai cittadini della Eac e hanno sottolineato la necessità di eliminare rapidamente tali obblighi, aggiungendo che tali requisiti potrebbero anche ostacolare l’accesso all’Area di libero scambio continentale africana Afcfta. La riunione ha osservato che è giunto il momento che la Comunità prenda in considerazione la creazione di un blocco senza frontiere per facilitare il flusso regolare di servizi e beni di capitale. Tra le Btn risolte, un’accisa del 25% imposta dal Kenya sulle uova da tavola ugandesi e un’accisa keniota del 25% su cipolle, patate, patatine e chips provenienti dall’Uganda, entrate in vigore il 1° luglio 2022.
È stato inoltre risolto il divieto di importazione e la negazione dell’accesso al mercato da parte del Kenya attraverso il mancato rilascio di permessi di importazione per il latte in polvere dall’Uganda, come mezzo per ammortizzare la produzione in eccesso e i bassi prezzi alla produzione in Kenya. Un altro Btn risolto è stato quello dei 13 blocchi stradali tra Nimule e Juba, con i commercianti ugandesi che hanno perso più di 150.000 sterline sud sudanesi ciascuno. Il Sud Sudan ha riferito di essersi già conformato a una direttiva dello Sctifi per rimuovere tutti i blocchi stradali, aggiungendo che ora ci sono solo due blocchi stradali da Nimule a Juba. Tra i nuovi ostacoli non tariffari, il Kenya ha denunciato che l’Uganda nega l’accesso al mercato agli Stati partner della Eac con un trattamento preferenziale, applicando la tariffa esterna comune del 35% ai succhi di frutta provenienti dal Kenya.
Il Kenya ha inoltre denunciato che la Tanzania sta sottoponendo a trattamento discriminatorio le esportazioni keniote di animali e prodotti di origine animale, nonostante l’impegno assunto nel corso dell’incontro bilaterale di modificare la legge per risolvere gli oneri discriminatori sui prodotti kenioti di origine animale e prodotti di origine animale entro giugno 2022. Da parte sua, la Tanzania ha riferito che il Kenya applica un’accisa del 25% sulle uova da cova esportate da alcune aziende tanzaniane.
Il Kenya ha affermato che l’Uganda applica un’imposta sul valore aggiunto del 18% sui quaderni provenienti dal Kenya, mentre i produttori ugandesi dei quaderni sono esenti dall’Iva secondo le disposizioni della legge ugandese sull’Iva. Gli Stati partner si sono impegnati ad affrontare le nuove barriere non tariffarie attraverso il 35° Comitato regionale di monitoraggio delle barriere non tariffarie.
Parlando durante la sessione di apertura, il presidente Nijimbere ha rivelato che il valore del commercio intra-Eac rappresenta il 20% del commercio intra-regionale e globale, rendendo il blocco Eac il primo in classifica rispetto alle altre comunità economiche regionali in Africa. Nijimbere ha affermato che la regione deve ancora affrontare sfide come le barriere non tariffarie imposte dagli Stati partner, che influiscono negativamente sulla circolazione delle merci e sul benessere dei cittadini della Eac.
Maddalena Ingroia