AFGHANISTAN – Kabul 16/10/2013. Ha raccolto un misero tre per cento dei voti nell’ultima tornata elettorale ma Ashraf Gani è sicuro che vincerà le elezioni di aprile 2014 e di essere un presidente che trasformerà l’Afghanistan.
Gani, 64 anni, spera di riuscire dove Hamid Karzai ha fallito e di dirigere gli sforzi per porre fine a 12 anni di insurrezione dei talebani quando le truppe Nato partiranno e il paese dovrà trovare una sua stabilità economica per scongiurare un ritorno alla guerra civile.
In una intervista all’Afp Gani afferma che: «Oggi le probabilità sono a nostro favore … possiamo portare le giovani generazioni, le donne, e i poveri, in una grande alleanza e penso che questa alleanza possa assicurare la vittoria (…) Sono stato 140 volte in giro nelle province in meno di tre anni. Nel processo di transizione, ho avuto a che fare con tutte le questioni chiave» ha detto Gani , già ministro delle Finanze tra il 2002 ed il 2004.
Gani, accademico di università statunitensi, tra cui la Columbia a New York, è pragmatico, piuttosto che ideologico, afferma di volere un governo di consenso nazionale dopo le elezioni e di non esitare nell’invitare i talebani a conquistare il potere attraverso le urne.
“Io sono l’unico candidato che si è pubblicamente impegnato a formare un governo nazionale dopo la vittoria , perché penso che ne abbiamo bisogno per raggiungere La pace», ha detto.
Gani si è assunto un grosso rischio scegliendo il temuto signore della guerra, l’uzbeko Abdul Rashid Dostum, come il suo compagno.
Dostum è accusato di aver ucciso centinaia di prigionieri talebani nel 2001 oltre ad altri abusi e lo stesso Gani lo ha descritto scome un «noto killer» nel 2009, quando criticava Karzai per essersi troppo avvicinato a lui.
Per Gani , la scelta è semplicemente un altro esempio del suo realismo: «La politica non è un matrimonio d’amore: è un prodotto di necessità storica (…) La questione chiave è che lui è popolare (…) Il nostro accordo è sul futuro, sulla condivisione di interessi comuni e sulla costruzione in Afghanistan e questa squadra è la più forte indicazione di riconciliazione con il passato (…) e raro in un ambiente post – conflitto che una persona faccia una chiara rottura con il passato, per abbracciare il futuro», ha detto.
Con la campagna ufficiale che non dovrebbe iniziare fino a febbraio, Gani sta già facendo buon uso di Internet a differenza di altri candidati: usa tweetter regolarmente, si congratula con la squadra nazionale di cricket per il suo recente successo e condanna gli attacchi dei militanti.