L’Altro volto di Abu Dhabi

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EMIRATI ARABI UNITI – Abu Dhabi. 26/02/14. Mentre in Europa impazza la tendenza “Abu Dhabi”, negli Emirati Arabi Uniti arriva il caro affitto. L’altra faccia della medaglia: i residenti degli Emirati faticano ad arrivare alla fine del mese.

Secondo la testata Gulf News: « I residenti dicono di non avere altra scelta che vivere in un alloggio condiviso su più livelli perché l’aumento del costo della vita e della casa, degli affitti non ha avuto un corrispettivo nell’aumento dei salari».
Quindi i residenti lasciano il centro gli appartamenti e le ville e se ne vanno in periferia con l’intento di condividere la sistemazione o restano in centro optando per il subaffitto. Il caro affitti non riguarda solo Abu Dhabi, ma anche Dubai e Sharjah. Questo nonostante le regole stabilite dagli organismi civici sull’alloggio condiviso.
L’affitto di un appartamento medio in centro è di DH 3.000, mentre il reddito di una famiglia media è di DH 11.200, nelle famiglie normalmente lavora solo il capofamiglia e hanno due figli. Con l’aumento degli affitti l’unica maniera per rimanere negli appartamenti è subaffittare una stanza. L’anno scorso a Dubai è aumentata l’edilizia abusiva, soprattutto quella che vede la divisione interna delle case in monolocali. I reati registrati sono passati da 1.264 nel 2012 a 2.590 nel 2013. Marwan Abdullah Al Mohammad, direttore del Dipartimento Costruzione di Dubai, ha detto che vi sono tate anche 2.214 violazioni per l’aggiunta agli edifici senza i permessi necessari. Il caro affitti spinge i residenti a ridimensionarsi e a vivere in spazi sempre più piccoli. In poco meno di un anno gli affitti sono aumentati di 12.000 DH. A quanto pare l’integrazione razziale ad Abu Dhabi passa per il caro affitto, sono numerosi infatti i casi di persone provenienti da diverse aree geografiche del mondo costrette a condividere gli alloggi perché troppo cari. Al momento gli alloggi si dividono in femminili e maschili con prezzo più basso per le donne. La situazione però rischia di esplodere viste le multe che il governo fa sia per le violazioni in materia di urbanistica, sia per le violazioni in termini di residenza.