ADB non finanzia la diga pakistana

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di Graziella Giangiulio PAKISTAN – Islamabad 28/10/2016. L’Asian Development Bank (Adb) il 26 ottobre ha rifiutato di investire nel progetto della diga Diamer-Bhasha del valore di 14 miliardi di dollari e ha chiesto riforme della governance per incoraggiare gli investimenti privati e una crescita equa per tutti i pakistani.

«Non abbiamo preso alcun impegno. Si tratta di un grande progetto», ha detto il presidente Adb Takehiko Nakao in una conferenza stampa congiunta con il ministro delle Finanze pakistano Ishaq Dar dopo la conclusione della riunione ministeriale a 15 del Programma di cooperazione economica regionale dell’Asia centrale (Carec), riporta Dawn. Del Carec fanno parte Afghanistan, Azerbaijan, Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Pakistan, Georgia.

Nakao ha detto che l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (Usaid) stava conducendo uno studio di fattibilità sulla diga Diamer-Bhasha, aggiungendo che, anche se si tratta di un progetto molto importante per il fabbisogno di energia e di irrigazione del Pakistan, Adb ha sollecitato la formazione di ulteriori collaborazioni che potrebbero fornire finanziamenti per il progetto.

«Non abbiamo ancora deciso se finanziare questo progetto perché ha bisogno di molti soldi», ha detto, aggiungendo che l’Adb potrebbe prendere in considerazione l’adesione al finanziamento di questo progetto in un secondo momento.

Il presidente della Banca ha detto che si potrebbe partecipare al progetto della diga Diamer-Bhasha in un secondo momento; l’Adb è stata originariamente vista dal Pakistan come il finanziatore principale del progetto strategico, che avrebbe una potenza di 4500 Mw.
Il ministro delle Finanze Ishaq Dar ha accettato un’offerta di finanziamenti della Banca Mondiale per avviare il progetto idroelettrica Dasu, a valle della Diamer-Bhasha, dicendo che il governo sarebbe allo stesso tempo andato avanti con entrambi i progetti. L’Adb consiglia al governo un approccio professionale verso la costruzione della grande diga che non può essere finanziato da un unico ente, paese o gruppo date le sue gigantesche esigenze finanziarie e i rischi connessi.

La banca poi ha consigliato a Islamabad di ristrutturare il progetto della Diamer-Bhasha separando la produzione di energia, l’acquisizione di terreni e le strutture principali delle dighe dalle loro diverse modalità di finanziamento.

Per fare questo, il governo ha impegnato Usaid in uno studio di fattibilità ed è alla ricerca di investimenti da parte di investitori Usa per lo sviluppo di un progetto indipendente; mentre il governo sta garantendo i fondi per l’acquisizione dei terreni del progetto attraverso i fondi del programma pubblico di sviluppo del settore (Psdp).

Il presidente ADB ha aggiunto che il paese ha ancora davanti diverse sfide economiche, le profonde riforme strutturali nel settore dell’energia dovrebbero continuare e le imprese del settore pubblico dovrebbero essere rese più efficienti in modo che gli investitori privati, nazionali ed esteri, potessero essere incoraggiati a contribuire.

Nakao ha sottolineato che è molto importante per il Pakistan continuare a combattere contro la corruzione, l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, dicendo che il governo dovrebbe fare degli sforzi per ridurre al minimo queste minacce; aggiungendo che un trattato contro l’evasione fiscale con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) sarebbe di grande aiuto in questo senso. Infine ha anche chiesto al Pakistan di implementare con saggezza i progetti del corridoio economico Cina-Pakistan (Cpec) e utilizzare bene i loro fondi in modo da evitare problemi economici.